La fiaba e la haute couture, in uno scenario immaginifico che riflette il sogno. Da Alice in Wonderland a Sleeping Beauty, lo sguardo della moda reinventa la leggenda. E la sua eterna poesia.
La fiaba e la haute couture, in un dialogo imprescindibile che traduce la poetica del sogno trasformandosi in ispirazione creativa. Mondi immaginari e onirici, personaggi-simbolo dell’altrove che riflettono l’emozione e il mistero: l’arte della favola e il segno della moda si raccontano nell’esposizione “Fairy Tale Fashion” – accompagnata da un volume curato da Collen Hill – in cui Maison come Prada, Giorgio Armani, Tom Ford, Dolce&Gabbana, Christian Louboutin, Comme des Garçons, Issey Miyake, Alexander McQueen, Thierry Mugler, Rick Owens si fanno interpreti delle favole dei fratelli Grimm, Hans Christian Andersen, Lewis Carroll, Charles Perrault attraverso creazioni ispirate a ciò che immaginavano gli stessi autori. Abiti e accessori – dalla minaudière di Judith Leiber a forma di mela alle Cinderella Slipper shoe di Noritaka Tatehama, dal Mirrored dress di Tom Ford al Silver evening gown Armani Privé – traslitterano le intime caratteristiche di emblemi della nostra infanzia come il coniglio di Alice, le magiche fate, la scarpetta in cristallo, Cappuccetto Rosso, Cinderella, il Mago di Oz, Snow White. In una scenografia teatrale che conduce nell’inatteso.
Fairy Tale Fashion
7 av and 72 street – New York City