A Pitti Uomo è andato in scena il knitwear. A farne uno dei protagonisti del guardaroba maschile, Pringle of Scotland, che ha portato sulle passerelle una collezione autunno-inverno 2017 caratterizzata da lavorazione al laser su classici punti a maglia e texture e pattern eseguiti in modo sia tradizionale sia rivisitato in tutte le categorie. Capi al 100 % in maglieria anche se per Pringle maglieria non significa semplicemente pullover. A confermarlo è Massimo Nicosia, Direttore creativo uomo, che parla di “Una collezione che costruisce un guardaroba totale intorno alle tecniche di maglieria. L’archivio di Pringle mi ha offerto un repertorio di idee e tecniche da cui attingere a piene mani. Io ho provato a portarle avanti modernizzandole e spingendo i limiti tradizionali laddove fosse possibile”. Così ecco capispalla, giacche e blazer in lana feltrata lavorata a punto doppio dai tagli abbondanti e le linee sartoriali.
I colori riportano alla mente i tradizionali kilt scozzesi, abbracciando grigi, verde muschio, bianco sporco e cammello ravvivati da colori pop a contrasto come rosso, blu mare e senape, oltre ai toni del tartan nei grigi e nei blu.
I pullover sono esemplificativi della varietà e dello spessore della collezione, composta da pesanti maglioni a trecce e losanghe nello stile irlandese dei pescatori delle Aran e da reinterpretazioni del classico tessuto a coste che strizzano l’occhio al ricamo vecchio stile nelle caratteristiche texture. Infine, un punto a maglia ‘statico’ aggiunge un tocco contemporaneo alle tradizionali linee del cashmere e del merino.
Infine l’Argyle, che fa parte della storia di Pringle oggi Scotland e che in questo caso, mixato con il tradizionale Fairisle genera una maglia a motivi geometrici presentata sul cashmere in colori contrastanti. Un inedito modo di interpretare un classico e spianare la strada ad una nuova era per il knitwear.