Energia creativa e lo scorrere del tempo? Fatto. Design sobrio e purezza straordinaria del cristallo di Baccarat ? Fatto. Semplicità di un disegno e l’essenzialità del meccanismo del segnatempo?. Beh qui le cose si fanno complicate, perché è vero che un grande designer adori gli orologi, ma non è così semplice individuare il giusto accoppiamento fra un oggetto magico e un progetto di design. Ci hanno pensato con una ricerca Marc Newson, uno dei più importanti designer industriali, e Jaeger LeCoultre, manifattura di orologi e pendole di lusso, con sede a Le Sentier, in Svizzera, e risalente alla prima metà del XIX secolo.
I matrimoni, com’è noto, funzionano se i due protagonisti se la intendono, ancor meglio se sono perfetti come nella pendola Atmos 568, rielaborata nella forma esterna, assieme ad alcuni componenti, riducendola a una sfera di cristallo pura e trasparente per accentuarne l’essenza e lo status iconico.
A prima vista, ciò che colpisce in questo nuovo progetto di Marc Newson, è il meccanismo del segnatempo, che sembra fluttuare liberamente nell’aria, pur essendo in realtà fissato alla parte posteriore del movimento. Il suo quadrante semplice è ottimizzato per la massima leggibilità. Anche se la luce penetra proprio attraverso il volto in vetro trasparente, la pendola risulta semplice da leggere grazie ai numeri arabi blu decalcati sempre rivolti verso l’esterno e sottolineati dal cerchio della minuteria. Per evitare di aggiungere ulteriori elementi, l’indice che segna il mese è stato ideato in modo tale da essere parte integrante del quadrante trasparente. I contrappesi sono progettati meticolosamente per essere quasi invisibili, pur bilanciando perfettamente le lancette, che riprendono il colore blu.
Fatto unico per una pendola Atmos, il segnatempo mostra l’intero ciclo delle fasi lunari, con una luna bianca e un cielo blu rappresentati su un disco dalla finitura estremamente levigata, abbellito da striature concentriche. Nella parte posteriore del movimento, il meccanismo è visibilmente fissato a quattro punti, a differenza dei consueti tre presenti nelle pendole Atmos tradizionali, per creare simmetria. Il ponte della membrana, rielaborato a forma di croce e dalla finitura spazzolata, mostra lo straordinario spettacolo dei soffietti e reca il nome della pendola nella tonalità prescelta di blu, assieme alla firma discreta del designer nel caratteristico colore arancione.
“Quando mi hanno chiesto di progettare una pendola Atmos ero entusiasta, perché è un segnatempo che amo dalla prima volta che l’ho visto, da ragazzino” spiega Newson. “Per me Atmos è un oggetto magico e complesso: sembra muoversi con un moto perpetuo e per funzionare necessita di un ambiente costante. È come un oggetto vivente: sembra quasi che possa percepire la tua presenza e la cosa mi fa stranamente piacere”.