Tra lusso e il sempre più forte spazio dedicato ai nuovi talenti, la neonata Gia Couture è pronta a esibirsi ! Il marchio delle calzature artigianali presenta le creazioni dell’Autunno Inverno 2017/18 e la sua prima campagna realizzata secondo l’occhio insolente dell’artista più volte nominato al “Photography Award” di Cannes, Diego Diaz Marin.
Scatti irriverenti ed ironici, provocatori. È così che Diego Diaz Marin firma la prima campagna pubblicitaria di Gia Couture, il brand Made in Italy, astro nascente delle scarpe di lusso. Ne avevamo già parlato in occasione della collezione estiva della stagione 2017, ora assieme al fotografo spagnolo, originario di Torre del Mar (Malaga), realizza la sua prima accattivate campagna pubblicitaria.
Boots, anche nella versione ankle, ballerine, mocassini e slipper sono i protagonisti della Fall Winter 2017/18. Nonostante la giovane età del marchio, le sue già riconoscibili calzature glamouriste, qui rilette in chiave ultra pop, sono pezzi pensati ad hoc per chi fa del lifestyle una ragione di vita. Colorate e divertenti, dall’allure spigliata, Barbara Borghini, la designer, le immagina ai piedi di chi sa apprezzare la qualità dell’artigianato toscano, ritrovandosi a mescolare il racconto della società contemporanea dove tutto sembra essere in disordine, ma che nel suo caos, trova un profondo equilibrio.
Tra le poltrone del Cinema Odeon di Firenze, Diaz Marin, nella sua amplia visione, le rende ancora più audaci, grazie al sapiente gioco di colori e simbolismi contrastanti. Tra pop-corn e gambe all’aria, pulcini biblici, “reminiscenze virgiliane di purezza”, paradossale simbolo dell’innocenza perduta, e una modella post-party più o meno in hangover, il giovane artista spagnolo, già autore delle campagne pubblicitarie di Just Cavalli, Schield, Versace Versus, Luisa Via Roma e fondatore del bi-annuale d’arte e fotografia “Doubleview”, cattura per Gia Couture l’essenza degli accessori, uniti a piani dimensionali che sono da ritrovarsi nell’esperienza di vita quotidiana, un po’ fuori dagli schemi, ma pur sempre affascinante. Una centrifuga cromatica al neon che esalta il potente binomio: moda e voyerismo.