Guy Laroche torna in passerella con un nuovo direttore creativo. Il 28 settembre prossimo sfilerà a Parigi la collezione del neo nominato Richard René.
Fondato nel 1957 dall’omonimo stilista che tanto voleva combattere e liberare il corpo della donna dall’impazzante New Look imposto da c’est Dior, Guy Laroche costruisce il suo stile lavorando nell’atelier di Jean Pateau prima e di Jean Desses poi, dove tra l’altro negli anni ’50 era suo assistente. Qui apprese la molteplicità dei ruoli di un creativo, la passione per la linea fluida, mai troppo costrittiva e l’uso di tessuti aerei. L’influenza di Balenciaga e la permanenza negli States gli permettono di studiare anche il nascente prêt-à-porter ma ancor di più lo sportwear. Una volta tornato in Francia, la madre patria, dà vita al suo impero.
Dall’89, anno della scomparsa di Laroche, son stati diversi gli stilisti che hanno girato a ritmi di valzer per gli uffici stile della maison, alcuni tra gli altri: Alber Elbaz, Michel Klein ed il giovane nonché uscente, Adam Andrascik.
Ora è un momento per la casa di moda parigina in cui il vento del cambiamento soffia forte e chiaro. C’è voglia di ritornare alle origini della celebrità e reimpostare i tratti distintivi del marchio con un approccio più contemporaneo ma comunque fedele a se stesso che rievochi a pieno l’immagine di un lusso raffinato, realizzato con proposte sartoriali e qualcosa che, a detta della maison, si presenti anche come inaspettato. Una visione d’insieme a cui si avvicina molto lo stile di Richard René – ex Hermès e Jean-Paul Gaultier – che riveste oggi il ruolo di nuovo direttore creativo di Guy Laroche.
René, attratto da un’iconografia purista, senza troppi eccessivismi da ricamo e senza troppe appariscenze, preferisce di gran lunga l’essenziale. Amante del bianco e nero, dei materiali pregiati usati per mettere a punto tagli architettonici, come lui stesso lo definisce, il suo è uno stile “libero e audace” che gli permette di concentrarsi sulla quint’essenza di un capo: “Sono cresciuto con la Maison Guy Laroche, che per me è simbolo di lusso e libertà”, afferma il designer. “Guy Laroche è stato un couturier audace, un precursore che ha vissuto in maniera molto libera, così come le donne che vestiva. Questo è lo spirito che vorrei nuovamente evocare, e che ritengo più attuale che mai.”