Chopard lancia le nuove fragranze dedicate al mondo del lusso, ideate sulla base di una responsabile sostenibilità grazie al nuovo asso nella manica, il neo-CEO, Patrizio Stella.
Dall’alta gioielleria all’alta profumeria il passo è breve. Chopard unisce alla statement jewelry, la prima linea di profumi realizzata con ingredienti totalmente sostenibili e completamente fatta in-house. Una novità che si inserisce nelle collezioni della maison che, dopo vent’anni di collaborazione con Coty, si getta nel mondo delle fragranze in piena autonomia dando vita a Chopard Parfums. Un percorso nuovo che nasce avvalendosi tra l’altro dell’esperienza del nuovo CEO Patrizio Stella, l’ex Perfumes and Cosmetic del gruppo LVMH, il quale ne assume la carica dopo diverse prestigiose esperienze come in Microsoft, Bvlgari Parfums e Johnson & Johnson.
I profumi della Chopard Parfums creati sotto l’astro di Stella sono quattro e si ispirano ai Giardini dei Tropici con le sue Magnolia au Vetiver d’Haiti, Vaniglia de Madagascar, Neroli à Cardamome du Guatemala e Vetiver d’Haiti au Thé Vert. Dove i maestri profumieri Nathalie Lorson e Alberto Morillas hanno mescolato in favore di un lusso ricercato, ma soprattuto green, attento, consapevole e responsabile elementi provenienti dal programma Naturals Together di Firmenich, la compagnia che dal 1895 si impegna a realizzare i prodotti dei brand più conosciuti a livello mondiale proponendosi di rispettare sia l’ambiente che le persone. A questi primi quattro se ne aggiungeranno diversi e saranno da fine 2017, i nuovi protagonisti delle boutique Chopard sia in Europa che in America. Mentre per veder completata l’intera collezione a livello mondiale bisognerà attendere il primo semestre del 2018.
Chopard stessa afferma che la collezione rappresenta un nuovo capitolo del suo viaggio verso la riconversione ad un lusso sostenibile che come filosofia vede “l’etica nel cuore dell’estetica”. Compreso il risvolto della profumeria ecologica in collaborazione con Firmenich, definita come una “perfetta sintonia”.