Massimo Piombini ex Valentino e Bally, in carica come CEO di Balmain dall’aprile 2017, pensa in grande e per il nuovo anno segna in agenda un immenso sviluppo per la maison francese di proprietà del Qatar Mayhoola Group.
Balmain chiuderà il 2017 a 150 milioni ma per il CEO Piombini non bastano, vuole trasformare la maison parigina in un vero e proprio colosso del lusso raddoppiando i fatturati e aprendo nuove boutique, la prima nel 2018 è prevista a Milano, ma non prima di aver fatto girare un corto sulla vita del principale asset aziendale, Olivier Rousteing, il trentunenne, nonché direttore creativo del marchio, sempre sotto i riflettori insieme a tanti “scandali”, sbattuti spesso in sesta pagina. Ora l’azienda vuole impostare un nuovo progetto di comunicazione per puntare alla crescita.
Secondo Piombini – come del resto dargli torto – il futuro è l’online. In occasione di Altagamma il CEO ha affermato di voler aprire nel giro dei prossimi quattro o cinque anni circa 30 negozi monomarca compresa appunto la boutique in Montenapoleone a Milano che dovrebbe spalancare i battenti ad aprile. Nonostante questo, non c’è nessuna voglia di imporsi come un retail brand, ma anzi come un’importante marchio del lusso che muove le sue fila puntando sulla distribuzione wholesale, che ad oggi per Balmain vale in 90%, spingendo oltretutto l’acceleratore sul mondo dell’e-commerce e sul digitale, perchè come sottolinea Piombini “il futuro sarà sempre più online”. Un imponente investimento che vede coinvolta tutta la parte del marketing. Balmain dovrà comunicare meglio soprattutto per rendersi meno dipendente dal successo di Rousteing. Una partita che si giocherà per lo più negli States, dove Piombini ha pensato di coinvolgere anche i colossi del social networking e non solo, da Facebook ad Amazon, in favore di campagne di engagement profittevoli.
Altro tassello che sarà fondamentale alla nuova strategia di comunicazione è The Wonder Boy, il film sulla vita di Olivier Rousteing che stanno girando all’interno della casa di moda sotto l’attenta direzione del regista Matt Tymauer, lo stesso che ha firmato “Valentino: The Last Emperor”. La pellicola punta a far luce su un personaggio eclettico, il motore di un’azienda che non potrebbe davvero far a meno di lui, e che sarà inoltre presentata al prossimo Festival del Cinema di Cannes.