Riproduzioni d’arte contemporanea che rivestono le pareti, pavimenti blu, statue in gesso e sfere riflettenti. Louis Vuitton rielabora con Jeff Koons il pop-up store all’interno della Rinascente di Milano in Piazza Duomo, enfatizzando così la nuova capsule collection “Masters” che i due hanno lanciato di recente.
La collezione Masters 2 ve l’avevamo già raccontata in occasione del suo lancio. Adesso Vuitton e Koons realizzano insieme anche i nuovi spazi del marchio che parlano di un mondo contraddistinto da preziosi capolavori d’arte moderna. Un pavimento blu come uno specchio d’acqua dove al centro si stagliano le famose statue in gesso realizzate dall’eclettico Jeff Koon. Il celeberrimo artista della neo-pop art rielabora gli spazi del corner targato Louis Vuitton all’interno di Rinascente a Milano creando un gioco di riflessi grazie agli elementi d’arredo, ovviamente si tratta di alcune delle sue opere più famose.
Come una sorta di futuristico giardino giapponese, lo spazio assume l’aspetto di un magico stagno “dinseyano”, dove le statue dall’animo puro sorreggono le “Gazing Ball” blu, le sfere che riflettono le superfici circostanti. Mentre, tutt’intorno a decorare le pareti, ci sono le giganti riproduzioni delle opere che hanno ispirato la nuova collezione “Masters”, per la seconda volta protagonista della speciale collaborazione che ha visto Vuitton e Koons editare le borse del marchio francese secondo i dettami artistici di alcuni tra i masterpieces più belli dell’intera storia dell’arte.
Le iconiche Neverfull, Speedy e Keepall con Masters 2 vengono arricchite dalle stampe di opere tra le quali “Ragazza distesa” di Francois Boucher, “Terra deliziosa” di Paul Gauguin; “Colazione sull’erba” di Edouard Manet, “Ninfee” di Claude Monet. Il “Trionfo di Pan” di Nicolas Poussin e l’“Antica Roma” di Joseph Mallord William Turner. Borse che diventano degli speciali oggetti da collezionare dove spunta per la prima volta in assoluto anche la rivisitazione del logo. Un elemento, che il marchio di punta del colosso LVMH permette a Jeff Koons di rivoluzionare.