Palazzo di Varignana, luxury resort nelle colline bolognesi, torna ad ospitare Varignana Music Festival,dal 6 al 15 luglio.
Il primo festival estivo di musica classica del territorio, giunto alla sua quinta edizione, ed inserito in Bologna Estate 2018, il cartellone promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
Anche per quest’anno la direzione artistica di Bruno Borsari della Fondazione Musica Insieme conferma la qualità assoluta della programmazione: sul palcoscenico di Palazzo di Varignana sfileranno artisti del calibro di Mario Brunello, il più celebre violoncellista italiano, che nella matinée del 15 luglio presenterà un originale progetto dedicato ad archi e percussioni accompagnato dai Solisti della Kremerata Baltica, o del violinista Michael Barenboim straordinario ‘figlio d’arte’ ospite di sale come la Carnegie Hall di New York, in duo con il Premio “Reine Elisabeth” Denis Kozhukhin l’8 luglio con i capolavori del sonatismo.
Fra i pianisti, due grandi interpreti come Alexander Romanovsky, già Premio “Busoni” e oggi ospite delle principali orchestre, e Antonii Baryshevskyi, a sua volta trionfatore al Concorso “Arthur Rubinstein”, i loro recital dedicati ai grandi maestri del pianoforte, da Chopin a Liszt, a Schubert e Skrjabin. Fra gli italiani, da menzionare il Quartetto Prometeo, fra le nostre più importanti compagini cameristiche, che si esibirà sia con Baryshevskyi che con il violoncello virtuoso di Enrico Bronzi per un capolavoro come il Quintetto di Schubert.
Dieci giorni di festival che sono l’occasione per una serata o un soggiorno dedicato al benessere, perché se la musica è un linguaggio universale, lo è anche il piacere di riscoprire il repertorio classico in uno dei più incantevoli resort italiani. A Varignana Music Festival i grandi artisti internazionali si incontrano, danno vita a progetti inediti e nuove sinergie creative e insieme condividono con il pubblico esperienze ed emozioni anche al di là del concerto stesso. Al termine di ogni esibizione, infatti, ospiti e performer sono invitati a una cena gourmet sotto le stelle in cui gli chef del Palazzo accompagnano alla scoperta dei sapori a chilometro zero prodotti nell’azienda agricola del resort: un momento che avvicina palcoscenico e platea e che conclude, con il meglio della buona cucina, un’immersione nella natura, nella bellezza, nella cultura.
Fin dall’inaugurazione nel 2014, la kermesse, che ha ospitato artisti e intellettuali come Mischa Maisky, Natalia Gutman, Alexei Volodin, il Quartetto di Cremona, Gustavo Zagrebelsky, Philippe Daverio ed Ezio Bosso, si è imposta come una novità assoluta, la cui cifra distintiva è proprio l’arte dell’incontro fra la proposta culturale d’eccezione del festival e la straordinaria accoglienza del resort. Varie e molteplici le proposte per vivere appieno l’atmosfera suggestiva del Varignana Music Festival, non solo un evento culturale al centro del panorama musicale europeo, ma anche una vera e propria esperienza del buon vivere che coniuga benessere del corpo e distensione della mente, magari anticipando il concerto con un trattamento in SPA o al fresco delle piscine di acqua dolce e salata, una romantica passeggiata nel Giardino Ornamentale tra alberi da frutto e fiori profumati, o scegliendo di fermarsi più giorni nel resort per non perdere nemmeno un concerto dei propri beniamini.
Il Programma 2018
Percorrendo il ricco calendario della V edizione del Festival, a ‘dare il la’ venerdì 6 luglio, il Grand Opening affidato a Coro e Orchestra del Varignana Music Festival, compagine ufficiale della kermesse, ospite di sedi che vanno dal Gewandhaus di Lipsia al Vaticano, al fianco di Andrea Bocelli come di Zubin Mehta e Placido Domingo. Il programma si incentra sul belcanto italiano e i suoi capolavori, da Verdi a Puccini, con uno speciale omaggio al 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini. A incorniciare le sinfonie e i cori più amati della storia dell’opera saranno due evergreen della classica di tutti i tempi: “Inno alla gioia” dalla Nona Sinfonia di Beethoven e “Va, pensiero, sull’ali dorate”, a ricordare l’eredità imprescindibile che il nostro Paese ha consegnato alla storia della musica e della cultura. Un altro importante momento corale lo offrirà, lunedì 9 luglio il Coro Femminile del Teatro Comunale di Bologna, composto dalle voci dello storico Teatro d’opera, che sotto l’esperta direzione di Andrea Faidutti e con il pianoforte di Nicoletta Mezzini offrirà un’affascinante antologia vocale, da Schubert e Schumann a Brahms, senza dimenticare l’importante anniversario rossiniano di questo 2018, con i suoi splendidi Tre cori religiosi: “La fede”, “La speranza”, “La carità”.
Spiccano poi i nomi di alcuni fra i pianisti più acclamati della nuova generazione, come Denis Kozhukhin, vincitore nel 2010 del Primo Premio al Concorso internazionale “Queen Elisabeth” di Bruxelles, che sabato 7 luglio passerà dall’incanto delle Romanze senza parole di Mendelssohn e dei Pezzi lirici di Grieg alla spumeggiante versione pianistica della celebre Rapsodia in blu di George Gershwin, per proporre l’indomani, domenica 8 luglio, tre capisaldi per violino e pianoforte di Mozart, Beethoven e Brahms, in duo con uno straordinario ‘figlio d’arte’: Michael Barenboim, ospite di sale come la Carnegie Hall di New York e la Wiener Konzerthaus e primo violino della West-Eastern Divan Orchestra. Ancora Sua Maestà il pianoforte risuonerà martedì 10 luglio con l’ucraino Antonii Baryshevskyi, trionfatore al Concorso “Arthur Rubinstein” di Tel Aviv nel 2014, che coronerà il suo recital con i funambolismi di Vers la flamme e dei Tre movimenti da Petruška di Stravinskij, così ricordando anche le proprie radici culturali. Altra formazione principe della cameristica, non potrà mancare il quartetto d’archi, con una gloria tutta italiana come il Quartetto Prometeo, vincitore del Prague Spring International Music Competition e attivo al fianco di Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, che mercoledì 11 luglio incontrerà il violoncello di Enrico Bronzi, ospite della Carnegie Hall come del Mozarteum, per un capolavoro assoluto come il Quintetto per archi di Schubert. Ritroveremo il Prometeo venerdì 13 luglio per l’ultimo, coinvolgente Quartetto di Mendelssohn, cui farà seguito il Quintetto in la maggiore op. 81 di Dvořák, dove l’energia popolaresca si sposa con la struggente malinconia slava della Dumka, complice il pianoforte di Antonii Baryshevskyi.
Una presenza ormai attesissima sarà quella di Alexander Romanovsky, già Premio “Busoni” e oggi ospite di orchestre che vanno dalla New York Philharmonic alla Filarmonica della Scala, e testimonial fin dalla I edizione del Festival. Nel suo recital solistico, giovedì 12 luglio, si destreggerà tra il flusso travolgente della Sonata in si minore di Liszt e il ‘virtuosismo poetico’ dei Dodici Studi op. 25 di Chopin. Lo ritroveremo sabato 14 luglio con lo straordinario talento diciassettenne del violinista Daniel Lozakovich, già esibitosi nelle principali sale con direttori del calibro di Valerij Gergiev, Leonard Slatkin, Semyon Bichkov. Per loro un viaggio nella storia della letteratura violinistica, che culmina nella virtuosistica Tzigane di Ravel e nel brillante Rondò capriccioso di Saint-Saëns.
Per il gran finale del Festival, domenica 15 luglio (alle 12, unica matinée del calendario), il più celebre violoncellista italiano, Mario Brunello, presenterà un originale progetto dedicato ad archi e percussioni, che si concluderà con Spasimo di Giovanni Sollima, fra i brani più amati ed eseguiti del compositore palermitano. Al fianco di Brunello saranno i Solisti della Kremerata Baltica, straordinaria compagine fondata dal grande violinista Gidon Kremer, e dal 1997 protagonista dei palcoscenici di tutto il mondo. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20, ad eccezione del Grand Opening del 6 luglio, che avrà inizio alle 21, e della matinée finale del Festival, con inizio alle 12.