‘ll premio Compasso d’Oro ADI è testimone da oltre sessant’anni dell’evoluzione del design italiano nel mondo.. e in occasione dell’importante XXV compleanno del premio, si è pensato di proporre al grande pubblico non una semplice esposizione di tutti i prodotti selezionati, bensì una mostra, con l’obiettivo di mettere in relazione la contemporaneità con la storia ma soprattutto con la quotidianità’. Luciano Galimberti Presidente ADI.
Una festa del design per il grande pubblico Il XXV Compasso d’Oro ADI ha accolto 18.000 visitatori alla mostra nel Castello Sforzesco di Milano .La mostra del XXV Compasso d’Oro ADI, aperta nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano dal 21 al 26 giugno 2018, ha visto in cinque giorni l’afflusso di 18.000 visitatori. Alle tradizionali presenze degli appassionati e dei protagonisti del design si è aggiunta un’importante quota di pubblico generale, grazie alla fondamentale collaborazione del Comune di Milano e della struttura che gestisce le manifestazioni del Castello con particolare attenzione agli interessi del pubblico dei cittadini e dei turisti. “Il dato ci rende particolarmente soddisfatti”, dichiara il presidente ADI Luciano Galimberti. “In occasione di questa edizione del Compasso d’Oro ADI abbiamo voluto sottolineare che il design oggi è un compagno di vita quotidiana per tutti, non solo una disciplina specialistica per progettisti e produttori. L’affluenza di un pubblico attento alle manifestazioni culturali ma non particolarmente legato ai temi del design ci conferma che il design, oltre che costituire un fattore di sviluppo, è anche un tema vivo della cultura contemporanea: accanto alla tecnica, il design ha una parte da svolgere nel costume e nell’etica del nostro tempo.” Alla festa della qualità della cerimonia di premiazione, che si è svolta il 20 giugno con la presenza dei protagonisti del design italiano e di numerosi rappresentanti delle istituzioni, si è così aggiunto nelle giornate seguenti un folto afflusso di visitatori. In una sede di grande significato storico per la città di Milano e accanto ai tradizionali musei di arti applicate che vi hanno sede, tutti hanno avuto modo di accostare, senza soluzione di continuità, anche il design: la forma culturale del rapporto che il grande pubblico di oggi ha con gli oggetti.