Dilmos, storica galleria di design, protagonista e artefice del fuori salone, è il luogo dove si creano le tendenze.
Dall’inizio della sua attività si è subito distinta per la predilezione dell’oggetto narrante che non è mai solo puramente funzionale, ma forma che esprime un pensiero, un’idea.
Dilmos ha sempre condiviso queste scelte con autori quali Maurizio Cattelan, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Paolo Deganello, Ugo Marano, Bertozzi e Dal Monte Casoni, Ron Arad, Nendo, Formafantasma, Francesca Fabbri, Studio Jobs, Danny Lane, Pieke Bergmans, Kiki Van Eijk, Ron Gilad, Andrea Salvetti, Alessandro Ciffo, Gianni Osgnach, Karen Chekerdjian, che attraverso il loro lavoro esprimono la ricerca di un significato più profondo che travalica la pura funzione per arricchire lo spazio abitato.
Titolo della mostra del Fuori Salone 2019 è 38th, numero che celebra gli anni di partecipazione alla Milano Design Week. La mostra, coinvolgendo artisti e designer di varia provenienza, accomuna i molteplici linguaggi degli autori, poiché molteplici sono le gestualità ed i pensieri di ciascuno. È in questa logica che Dilmos lavora proprio sull’intenzione di rendere tra loro comunicabili linguaggi e poetiche.
La collezione Annist è dedicata ad Annibale Oste, scultore designer napoletano di
grande fama, precursore dell’arte-design.
La ricerca materica è parte fondante di questo progetto, che scava nella propria anima
per creare oggetti dall’uso quotidiano e dalla vita eterna.
I pezzi della collezione sono realizzati in fusione a terra di alluminio patinato, che riproduce con precisione l’attimo interrotto, la sospensione spazio-temporale che si crea
quando si compie un gesto, anche un gesto semplice come una pennellata. Il ricordo di
Annibale Oste vive dunque nella materia viva, nella sua capacità di ricreare la quotidianità elevata a gesto primordiale.