L’ultimo edificio realizzato dal visionario architetto svizzero è un capolavoro d’opera d’arte totale. Assieme alla mostra “Mon Univers” offre un’inedita prospettiva sulla creatività del suo ideatore.
Visitabile fino al 17 novembre 2019 la mostra d’apertura, Mon Univers, si estende su tutti i 600 metri quadrati di superficie ed è dedicata alla passione dell’eclettico artista per il collezionismo, offrendo al pubblico uno scorcio del suo versatile cosmo creativo. Nel corso della sua vita Le Corbusier ha raccolto oggetti e “trouvailles” provenienti dall’arte, dall’industria, dal folklore e dalla natura, organizzati poi in originali assemblaggi. Per le sue molteplici pratiche artistiche si è ispirato a una grande varietà di oggetti, fra cui conchiglie di molluschi, ceramiche dei Balcani, detriti galleggianti e vetro industriale.
La mostra riunisce gli originali della collezione privata di Le Corbusier con fotografie storiche, calchi e dipinti. Mentre i prestiti provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, da collezioni private e dall’Antikenmuseum Basel dialogano in modo visivo e tematico con il padiglione. E se la leggendaria installazione “Les Arts Dits Primitifs dans la Maison d’aujourd’hui” del 1931 è ricreata nell’immenso atrio alto due piani, nella piccola biblioteca all’ultimo piano è allestita una mostra permanente di diciassette fotografie scattate da René Burri (1933-2016) nel suo ruolo di cronista visivo di Le Corbusier e delle sue opere tra il 1955 e il 1965. Due momenti visivi incontournables!
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