Due realtà, simbolo del “Made in Italy”, Barilla e GCDS, le loro storie, e un nuovo percorso che conduce al presente.
Una divertente giornata italiana,un banchetto, Sofia Loren, star internazionali, due brand rappresentanti del Made in Italy più che mai , e voilà, nasce un un film di un solo intenso minuto, per espandere laddove possibile oltre i confini già conosciuti, un ‘idea di italianità ancora più moderna e originale.
Nasce con tale intento la collaborazione tra GiulianoCalza direttore creativo di GCDS e Barilla.
“Durante il primo incontro con Guido Barilla mi è stata data carta bianca” afferma Giuliano Calza, “Quella che doveva essere una collaborazione per una capsule collection si è tradotta in un minifilm girato in tre giorni negli studi di Hollywood con ambientazioni uniche per rappresentare al meglio la nostra cena.”
Il progetto, ha visto la partecipazione di un cast stellato, oltre Sophia Loren, Nikita Dragun e Violet Chacki, e ha permesso a Giuliano Calza di lavorare a stretto contatto con la regista Nadia Lee Cohen per realizzare un film dove la ricchezza della tradizione, a volte cliché, incontra l’idea moderna di inclusività, dispiegandosi sulla tavola per mostrare “la nuova Barilla secondo GCDS”.
“Ho semplicemente riproposto la quotidianità della mia tavola da pranzo intrisa del mondo GCDS, fatta di una routine ricca di incontri divertenti e inaspettati”, un raggio di luce Made in Italy, che il pubblico sarà in grado di vivere attraverso il viaggio che sia Sophia che Giuliano hanno iniziato a Napoli in metropolitana e che li ha condotti a Hollywood.
“Quando ho dovuto immaginare chi scegliere per questo cameo, riflettendo su chiunque in tutto il mondo, non potevo letteralmente pensare a nessun altro che a lei: Sophia rappresenta l’icona per eccellenza dell’italianità, la “mamma d’Italia” che accoglie i vari membri della famiglia con un solo semplice messaggio che tutti gli italiani hanno sentito più volte: “E’ pronto!”.
“Una sera a Parigi stavo bevendo vino con Giuliano, improvvisamente lui mi guarda ed esclama: ‘Babe! Ti andrebbe di fare un film sulla pasta?’ Ho pensato perché no? Tutti amano la pasta! E poi abbiamo pensato: non sarebbe bello se potessimo coinvolgere Sophia Loren? Tutto ad un tratto so solo che davanti a me avevo lo sguardo felino di Sophia, intenta a parlarmi in italiano, mentre io fingevo di capire” racconta Nadia Lee Cohen.
Ispirato dall’immaginario in technicolor anni Sessanta di Douglas Sirk e Alfred Hitchcock, lo spot si sviluppa su strade dai mattoni rossi, metropolitane affollate, jazz club dal gusto noir e autostrade affacciate su spiagge paradisiache, raccontando la giornata di un cast molto speciale che si appresta a consumare un pasto unico.
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