Sostenibilità, competizioni sportive, formazione e moda. POSH nel Principato di Monaco sulle tracce di una regata tra le più famose del Mediterraneo. Sullo sfondo l’esclusivo Yacht Club de Monaco, una tra le più antiche e prestigiose istituzioni mondiali legate alla vela ma non solo…
Capolavoro dell’architettura contemporanea lo Yacht Club de Monaco domina la rive gouche di Port Hercule, progettato così come lo vediamo oggi dall’archistar londinese Norman Foster in collaborazione con l’architetto monegasco Alexandre Giraldi, ideato su ispirazione di un avveniristico piroscafo costellato di terrazze che nel periodo del Gran Prix di Formula 1 offrono un punto d’osservazione estremamente privilegiato. Al suo interno, tra le altre esclusività, lo Yacht Club presenta la magnifica Lounge Riva, 4 private suite riservate ai soci e ospiti speciali, una piscina arredata con gli elementi firmati Fendi Home.
Le origini dello Yacht Club de Monaco sono antichissime, già nel 1888 era il luogo prediletto di regate ma la vera fondazione avvenne nel 1953 per opera del principe Ranieri III di Monaco. Presieduto oggi dal principe Alberto II, estimatore della disciplina velica e soprattutto della formazione, lo Yacht Club , tra eventi, convegni, manifestazioni internazionali e lo sfavillante scintillio della vita mondana, dal 2017 è anche una vera e propria Accademia di formazione alla vela ribattezzata Monaco Sport Academy la cui sezione sportiva, da poco più di un anno, è diretta da un ex atleta iridato, un italiano con un grande sogno: portare una rappresentanza del Principato alle future Olimpiadi, l’uomo di cui parliamo è Paolo Ghione. Fiore all’occhiello dell’Accademia è la Monaco Optimist Team Race, riservata ai ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni, una competizione a squadre che raggruppa 16 team di 16 paesi diversi. Una scuola che punta a formare piccoli imprenditori sportivi che abbiamo voluto vedere di persona in occasione della 36esima Primo Cup – Trophée Credit Suisse 2020 ospitata dallo YCM, storico appuntamento dedicato all’elite delle imbarcazioni one-design a livello europeo in grado di raggruppare più di 400 velisti e 80 imbarcazioni.
Un vero omaggio alla tradizione che non si stanca mai di regalare infinite novità legate non solo alla vela. Se da un lato la 36esima Primo Cup – Trophée Credit Suisse 2020 è l’occasione ideale per presentare il nuovo trend sportivo con l’attraente flotta Onefly (piccole imbarcazioni che ricordano nel design delle libellule marine in grado di volare sopra il livello dell’acqua a 8 nodi di velocità), dall’altro lato Slam (il brand Made in Genova che da oltre 30 anni è partner dell’esclusivo Yacht Club de Monaco e sponsor tra i più attivi dell’Accademia nel sostegno ai futuri leader), coglie l’occasione per svelarci in anteprima la nuovissima cerata oceanica che da marzo sarà indossata dalla sezione sportiva dello Yacht Club: la Ocean Win-D Dry Top una giacca moderna e altamente performante, frutto della costante ricerca, strutturata per il confort e la protezione dei navigatori grazie anche al contributo del navigatore in solitaria Matteo Sericano.
La 36esima Primo Cup – Trophée Credit Suisse
Una regata avvincente dove hanno spiccato 6 classi concorrenti: J/70 (1° classificato Mikhail Sheremetev (Elf) dalla Russia). Smeralda 888 (1° classificato Timofey Sukhotin (Beda) di Monaco), Longtze Premier (1° classificato Jarmo Wieland (Shensu) dalla Svizzera). Melges 20 (1° classificato Valentin Zavadnikov (Oleg Reps) di Monaco). Il francese Matisse Pacaud ha invece svettato sulla classifica della Onefly. Mentre Jonas Gerckens del Belgio ha primeggiato nella L30 una novità assoluta dove per la prima volta hanno partecipato 8 barche. L’imbarcazione è stata scelta da World Sailing per entrare a far parte delle classi olimpiche, sarà infatti a Parigi 2024 con equipaggio misto: 1 uomo e 1 donna con il team di Anastasia Kolesnichenko.
La Monaco Sport Academy
Preparazione mentale, fisica e accademica sono questi i cardini dell’Accademia di preparazione alla vela supportata da Slam e guidata dal Direttore Sportivo Paolo Ghione, un mentore per i giovani ragazzi che si avvicinano a questo sport e scouter di veri talenti appassionati alla disciplina. L’Accademia, ci racconta Ghione, a differenza dei servizi del club riservati ai soci non prevede una fee e si impegna al cento per cento nel sostegno ai giovani sportivi che, in perfetta sintonia con la rigida ma giusta preparazione scolastica monegasca, intende formare piccoli imprenditori sportivi. Giovani adolescenti globe-trotter che hanno alle spalle già periodi di studio all’estero tra Russia e Giappone, che parlano più tre lingue oltre l’inglese, l’italiano e il francese e che sono dei veri pionieri dell’integrazione. Rispetto, disciplina, sacrificio e team working sono le altre caratteristiche portanti che vengono trasmesse ai ragazzi che tutti i giorni prima e dopo la scuola gremiscono le palestre del Club e tre volte a settimana si allenano in acqua, alle prese con l’esperienza in barca a vela.
La nuova Giacca Slam
Non solo sponsor ma un vero partner di tante attività che il Club propone, Slam in quest’ultima edizione della Primo Cup 2020 ha svelato in anteprima la nuovissima Win-D Dry Top. Progettata per far fronte alle condizioni metereologiche più estreme. I suoi patch fotoluminescenti su spalle e polsi, favoriscono l’alta visibilità in mare e in condizioni di poca luce. Presenta tagli minimali e cuciture termonastrate insieme a collo e polsi in lattice per poter garantire la massima tenuta all’acqua e una protezione totale. I fori di drenaggio per lo scolo dell’acqua sono invisibili e il Canvas garantisce maggior rinforzo sugli avanbracci. Grazie alla tecnologia Toray 3L membrana ibrida (coating microporoso e lamina non porosa) e ad un trattamento idrorepellente finale, il capo garantisce ancora più impermeabilità nel tempo.
Sostenibilità mai scontata
Una componente di stile amata dallo Yacht Club de Monaco che, come previsto dagli elevati standard di sostenibilità richiesti dal Principato, impiega nella sua struttura celle fotovoltaiche, pannelli termici solari e un sistema di raffreddamento che usa l’acqua del mare. La sostenibilità è un elemento integrante del DNA di Slam che, con orgoglio, ci mostra anche la giacca eco-sostenibile WIN-D DEFENCE THERMAL JACKET in filato Nilit Heat, Made in Italy, creato con carbone vegetale di caffè, in grado di garantire l’isolamento naturale mantenendo più caldo chi la indossa. E, inoltre, come afferma Bernard d’Alessandri, Yacht Club de Monaco’s General Secretary: “Lo Yacht Club de Monaco non è solamente attivo sulla scena della vela poiché la nostra visione è anche quella di partecipare alla forgiatura della vela di domani. Con questo in mente, stiamo attualmente impegnati nella costruzione di una barca a emissioni zero, grazie a un comitato costituito ad hoc, incoraggiando qualsiasi iniziativa per sviluppare un sistema di propulsione eco-responsabile tramite il Monaco Solar & Energy Boat Challenge che si svolgerà dal 1 al 4 luglio 2020″. Un momento in cui lo Yacht Club de Monaco metterà a disposizione di ingegneri ed esperti di energie rinnovabili e propulsioni eco sostenibili provenienti da tutto il mondo, quattro catamarani per provare su acqua la migliore delle soluzioni.
E infine Champagne
Oltre alla Primo Cup 2020, lo Yacht Club de Monaco è stato il palcoscenico di due battesimi: il J / 70 Charisma di Nico Poons e la Smeralda 888 Beda di Timofey Sukhotin, entrambe hanno ricevuto una pioggia di champagne sullo scafo per augurare loro buona fortuna. Un ottimo modo per iniziare la stagione per queste due unità pronte a viaggiare per chilometri sui circuiti più belli del momento.