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Tiffany &Co. sostiene le comunità più bisognose anche dopo il Covid-19, mobiliandosi per sostenerne la ripresa finanziaria.

È infatti appena partita la campagna Tiffany Infinite Strenght: fino al 31 agosto, il 100% del ricavato della vendita dei gioielli della collezione Tiffany Infinity sarà donato all’organizzazione umanitaria Care.

Partendo da un contributo minimo di 2 milioni di dollari, i fondi saranno destinati alla ripresa finanziaria di alcune comunità colpite dal Covid-19.

La responsabilità sociale di Tiffany

Fin dai suoi esordi la Maison di gioielleria, che ha da poco aperto i suoi café, è stata guidata dalla convinzione che un’azienda di successo abbia delle responsabilità nei confronti della comunità.

Così la campagna Tiffany Infinite Strength fa seguito al contributo di 1 milione di dollari erogato ad aprile 2020 da Tiffany & Co. Foundation a favore delle iniziative volte a contrastare la pandemia, destinate all’Organizzazione Mondiale della Sanità e al New York Community Trust.

«Con questa campagna i nostri clienti possono unirsi a Tiffany nel diffondere un messaggio di forza e ottimismo – ha dichiarato Anisa Kamadoli Costa, Chief Sustainability Officer di Tiffany & Co.  – La campagna Tiffany Infinite Strength riflette il nostro impegno a dare sostegno alle comunità più vulnerabili colpite dal COVID-19, la cui ripresa è fondamentale nel momento in cui il mondo ricomincia ad andare avanti».

La collezione Infinity

Il motivo che ispira la collezione Tiffany Infinity è un simbolo potente di forza e ottimismo senza fine, nonché il simbolo intramontabile della continuità di un legame.

Tutti i 37 modelli della collezione fanno parte della campagna: bracciali, anelli, orecchini e pendenti in oro bianco, giallo e rosa, in platino, in argento e, in alcuni modelli selezionati, con diamanti.

CARE

In partnership con l’organizzazione umanitaria internazionale CARE, aiuterà fino a 80.000 persone a soddisfare bisogni immediati, a colmare il divario dovuto alla perdita di reddito, a raggiungere una maggiore resilienza finanziaria, a garantire la continuità economica delle piccole imprese e a liberare nei Paesi in via di sviluppo l’enorme potenziale delle donne e delle ragazze, i soggetti più colpiti dalla povertà.

I progetti sono diretti nello specifico alle situazioni più gravi negli USA, in India, nel Sud-Est asiatico, in Cina, in Africa Meridionale e Orientale e in altri Paesi.