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Tra eccellenze, meraviglie naturali, re-opening ed exclusive luxury villas…

Fulcro della movida siciliana ed ex capitale della cultura, Palermo sta rivelando una stagione di nuove eccellenze.

Un crocevia sempre più interessante che mixa ospitalità, finest food ma anche contesti discreti dove il made in Italy di qualità spicca o ville e rifugi di pregio concedono baie e calette defilate dove fare il pieno d’estate.

 

Restyling storico per il nuovo luxury condo-hotel

Lo storico hotel di via Roma si prepara per la prossima grand opening.

Prevista non prima della fine dell’anno, l’apertura del Grand Hotel des Palmes è infatti uno degli eventi più attesi in città. Un cambio epocale dove lo stile sarà rivisitato nell’ex Palazzo Ingham.

Con il suo stampo Belle Epoque – ci confida Giovanni Sapienza, General Manager non era facile un intervento, ma il progetto procede. Passiamo da quattro stelle a cinque stelle lusso e con esso si avvierà anche un nuovo concept di condo-hotel.

Una parte sarà destinata a esclusivi appartamenti in vendita, un’altra ad hotel lusso che, in alcune scelte – conclude –  ripristinerà quei complementi originali dello stile liberty”

Il tutto preservando stucchi, statue e preziosi decorazioni originali però, vista anche la collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti.

La storica sala Wagner, finora dedicata ai grandi eventi, sarà trasformata in una suite imperiale, con ampi spazi e dalle grandi finestre.

 

E fra le eccellenze, torna Chef Filippo La Mantia

Fra le cucine dei tre locali del nuovo Grand Hotel et des Palmes, c’è Filippo La Mantia.

Io sono un po’ sognatore e portare il progetto della cucina all’interno di un hotel così pregno di storia, è un sogno che si avveraci confida in tutta sincerità lo chef palermitano –  Avevo già sperimentato un progetto simile a Roma, ma a Palermo, nella mia amata città, sarà diverso per l’emozione che vivo in quei posti.

Il mio sarà un luogo d’incontro dove ci si vede e si mangia, si parla palermitano e dove trovare qualcosa di esclusivo dalla colazione alla cena”.

Lo chef poi spiega i dettagli: “Ricostruirò una sorta di mercato, dentro l’hotel. I miei chef saranno cuochi palermitani, veraci. Voglio sia di giovani con l’argento vivo, ma anche dei maitre d’esperienza che rappresentano la Palermo degli anni 70, quella che io ho vissuto.

Un ristorante gourmet al piano terra, un’altra zona bistrot e stiamo pensando anche di fare anche una zona di pasticceria con i pasticceri che lavoreranno al momento.

Sulle terrazze – conclude lo chef – ci sarà poi un ristorante un po’ più pop, dove si mangia, si beve e si ascolta musica e si scopre la tradizione”

 

Sartoria Crimi, bottega g-local

“I miei sono clienti che hanno affrontato moltissime ore di volo per vedere realizzato un abito che racconti loro una storia – ci spiega il titolare Mauro – figlio del fondatore, il Maestro Carmelo, dell’atelier della maison CrimiLa nostra sartoria è fortemente legata alla Sicilia, un luogo estremamente creativo, ricco di numerose influenze da cui trarre sempre nuove idee e stimoli. È questo il valore aggiunto”.

Diplomatici stranieri, politici, direttori d’orchestra, architetti e capi di organizzazioni internazionali fanno tappa nella bottega palermitana di tanto in tanto. Gli abiti interamente realizzati su misura parlano di eccellenze con obiettivi chiari, anche per il prossimo futuro: restare piccoli e a Palermo pur facendo conoscere il made in Italy di qualità.

“Pensiamo all’organizzazione di un tour nelle capitali internazionali in cui vi è già la presenza di un considerevole numero di nostri clienti – ci spiega Mauro Crimi che è anche docente per l’Accademia del Lusso di Milano e per Arca Textile Lab, progetto con l’Università di Palermo dedicato al recupero della tradizione sartoriale.

Vogliamo portare in giro per il mondo il nostro stile, autenticamente legato all’alto artigianato italiano, legando anche un messaggio di promozione della nostra Terra, la Sicilia.

Poi i clienti incontrati all’estero verranno proiettati in una dimensione di turismo esperienziale, entrando dentro la nostra bottega e vivendo il “lusso” di immergersi dentro i segreti degli antichi sistemi.

Così – conclude il titolare – rilanceremo ancora più forte la nostra duplice anima,
local & global.”

 

Riservarsi un retreat nei dintorni…

Il tratto distintivo dell’architetto ed interior designer Andrea Nonis caratterizza Villa Scopello Ai Faraglioni. La sua attualità è senza dubbio nella location: unica, riservata, sicura e in una vera oasi di bellezza.

Sorge in un tratto di costa che ha fatto gola a registi internazionali e viaggiatori esigenti la proprietà del prestigioso circuito The Thinking Traveller Ltd., una soluzione di fresca concezione dai chiari decòr interni e living open air.

“E’ una villa perfetta, comoda da vivere, divertente da condividere con amici, ideale per retreats creativi e rigenerantici racconta Rossella Bougiè, co-fondatrice dell’esclusivo network internazionale di luxury villas.

Si vive in equilibrio e continuo interscambio fra gli ambienti interni e fronte mare.

Del resto, la baia dei faraglioni tra il Golfo di Castellammare e la riserva naturale de Lo Zingaro sono proprio lì, a portata di sguardo.