Tatras raccoglie la luce dei monti Tatra e la condensa nella sua nuova collezione autunno/inverno. Chasing Light è il nome della campagna che trasferisce le infinite sfumature della luce nei capi disegnati dal brand giapponese.
Tra il 1892 e il 1894 Claude Monet realizzò 31 dipinti ad olio della Cattedrale di Rouen, in Francia. Sempre dallo stesso punto, sempre con lo stesso stile. Quel che cambiava, ogni volta, era la luce. Il suo particolare modo di riflettersi e il suo mutevole colore riescono a variare forme e percezione, rinnovando a seconda del momento della giornata la sostanza delle cose che illumina.
Non potremo mai sapere come l’artista, considerato il padre dell’Impressionismo, avrebbe catturato la luce in altri luoghi. Ma il fascino della luce, grazie a lui, si è fatto più profondo. Chissà che allora Tatras non abbia proprio pensato a Monet per la sua campagna autunno/inverno, che prende il nome di Chasing Light. Ovvero Inseguendo la luce. Il luogo dove è avvenuta la ricerca non è una cattedrale, ma i monti Tatra, la catena montuosa situata tra Polonia e Slovacchia da cui il marchio prende il nome.
L’obiettivo di Tatras, così facendo, è quello di esprimere un senso di speranza e vita nonostante tutte le difficoltà di questo periodo. Un ritorno alla naturalezza e alla spontaneità. Sensazioni da riscoprire tra le rocce calde, i cieli tersi e freschi corsi d’acqua.
Chasing Light ha dunque catturato ogni possibile luce dell’autunno, condensandole in tutti i pezzi della collezione. Ogni capo di TATRAS FW è infatti ispirato ad una diversa luce: vivid, radiant, peaceful, luminous, oblivion e dusk.
Come questo concept si è declinato nella pratica sartoriale di Tetras, specializzato in giacche e piumini, è un piacere riservato a chi questo autunno vorrà vestirsi di luce.