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Ha ancora l’entusiasmo della giovinezza, ma possiede già l’esperienza del maestro. Fausto Puglisi è uno degli stilisti italiani più apprezzati al mondo.

Fausto Puglisi è da tempo uno degli stilisti più talentuosi del panorama internazionale. Nato nel 1976 a Messina, si muove tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove veste numerose star. Forse è proprio l’abilità nel vestire le più grandi celebrities del momento ad averlo consacrato come uomo simbolo della nuova generazione del made in Italy.

Jennifer Lopez, Britney Spears, Kylie Minogue, Pamela Anderson, Madonna, Beyoncé, Blake Lively, Emily Ratajkowski, Zendaya, Taylor Swift e Nicki Minaj. Ma anche Chiara Ferragni, Baby K, Diletta Leotta, Achille Lauro, Belen Rodriguez (indimenticabile il famoso abito che lasciava scoperto il tatuaggio raffigurante la farfallina sulla gamba) e tanti altri.

La sua idea della moda è lussuosa e iper sartoriale. Nella scelta dei tessuti utilizzati predilige la tradizione: il crêpe, il jersey e la seta. Le cifre stilistiche con cuiha sapto distinguersi sono il color-block, i tagli a sbieco, le applicazioni metalliche e i ricami cristallini effetto 3D.

Le voci che si susseguono da tempo, ora sono realtà: Fausto Puglisi è nuovo Direttore Creativo di Roberto Cavalli. Il ruolo era vacante dal 2019 e il momento propizio per assegnarlo. La sua recente attività social – il designer siciliano ha postato una serie di immagini e video su Instagram in cui sono ricorrenti i rimandi all’animalier, emblema dello stile Roberto Cavalli – sembrava più che un semplice ammiccamento alla maison.

Ora commenta così la nomina ufficiale:

«Sono onorato e orgoglioso di portare avanti l’eredità di questo marchio e soprattutto di continuare a sostenere l’immagine di glamour e raffinatezza di Roberto Cavalli. Voglio sviluppare le mie idee di inclusione e bellezza e amplificare il dialogo tra culture, diversità ed estetica moltiplicata.

Del resto per il ruolo si era già parlato di Fausto Puglisi nel 2017, quando poi era stato scelto Paul Surridge. Ora lo stilista messinese ha l’opportunità di dirigere il suo secondo marchio oltre il proprio – dopo l’esperienza a Ungaro.

Una consacrazione e un nuovo punto di partenza.