Skip to main content

Una preziosa guida per combattere i “ no watt” dell’auto ci arriva da Jaguar Land Rover. Le risposte ai più comuni pregiudizi nell’ambito dell’auto elettriche spesso nate da informazioni errate  che poi facilmente si cristallizzano in fake news raccolte in una pubblicazione che sarà protagonista anche di un importante progetto di “E-ducation” realizzato da Jaguar Land Rover. Queste alcune delle fake presenti nella guida ” Come combattere i No-watt”:

Nessuno vuole le auto elettriche

Un dato che confuta immediatamente la fake: lo scorso dicembre in Europa si sono vendute più full electric che altro. Nei 18 mercati eurpei troviamo la vendita di 176mila auto elettriche contro le 160mila autodisel. La Jaguar I Pace inoltre ha vinto 88 premi automobilistici nel mondo

In Italia le colonniche sono poche .

Nel nostro Paese ci sono 25mila punti di ricarica e 244mila auto elettriche e ibride plug in , siamo al vertice della classifica europea.

Le ricariche veloci sono un ‘utopia

Sono già un futuro in divenire. Le super stazioni  o super colonnine prevedono l’utilizzo di un solo connettore per tutta l’Europa, il Combined charging System, con una potenza massima di ricarica di 350 Kw , sono presenti in 24 Paesi.

Dove le ricarichiamo tutte queste auto? La corrente non basterà mai

Se anche oggi tutte le auto in circolazione in Italia fossero elettriche ( uno scenario che si verificherà in ogni caso non prima del 20150), il consumo aggiuntivo rappresenterà circa il 24% del consumo attuale. Parliamo perciò di un aumento dei consumi inferiore all’1% all’anno, ampiamente controllabile dalle variazioni attualmente gestite dalla rete elettrica.

Le auto elettriche sono pericolose perché prendono fuoco

La risposta la da uno studio del National Fire Protection Association, che dimostra come il rischio di incendio collegato alle auto elettriche sia 64 volte inferiore rispetto a quelle tradizionali. Fino ad oggi non si sono mai registrate vittime per questo tipo di incidenti riguardo le auto elettriche.

L’auto elettrica farà perdere migliaia di posti di lavoro.

Nel 2035 non si venderanno più auto con motore endotermico e il mercato sarà esclusivamente elettrico. C’è la possibilità che si perdano solo in Italia 70mila posti di lavoro. Un problema gigantesco che non può però addossarsi solo alle auto elettriche perché il fenomeno è iniziato già nel decennio 2007-2016. La salvaguardia dei posti di lavoro non può che avvenire attraverso il sostegno dei governi, ma è impensabile che si cerchi di salvare posti di lavoro bloccando il progresso e le nuove tecnologie. Al Summit Cop26 si è delineato l’obiettivo di facilitare la transizione verso l’auto elettrica per tutte le nazioni entro il 2030 e creare 20 milioni di nuovi posti di lavoro.

La benzina è ai massimi storici, non aumenterà più, quindi inutile puntare sull’elettrico.

La ragione principale dell’aumento dei prezzi della benzina è il mancato accordo tra i paesi Opec ( paesi esportatori di greggio), sull’aumento della produzione di greggio durante il Summit di Vienna nel luglio 2021. Da li è iniziata la corsa del prezzo del greggio. Una corsa non ancora finita e fomentata dalla forte crisi Russia-Ucraina che potrebbe condurre i prezzi dell’energia ad oscillare preoccupantemente. Di conseguemìnza il prezzo della benzina potrebbe aumentare ancora.

Il passaggio dalle auto normali a quelle elettriche sarà troppo brusco

E’ vero il contrario, la conversione sarà molto graduale. In Italia ci vorrebbero più di 20 anni per avere solo auto elettriche circolanti.

Nessuno è disposto a spendere di più per inquinare meno.

Una fake news screditata dall’ultimo sondaggio di YouGov svolto in 7 paesi europei; I cittadini sono favorevoli a norme più severe sul controllo delle emissioni e chiedono di applicare i requisiti di legge basandosi sulle condizioni reali di guida e non solo su quelle ideali di omologazioni.E’ una rivoluzione visto che le nuove norme Euro 7 riguarderanno 100 milioni di auto a benzina e diesel che si prevede saranno vendute in Europa dopo il 2025.

Con il freddo le auto elettriche non funzionano bene

Il funzionamento non varia col variare delle temperature, ciò che si riduce è l’autonomia perché per lavorare al meglio, le batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici devono essere mantenute a temperature comprese in un range definito.Questo mantenimento costa energia e quindi autonomia. Tuttavia le macchine elettriche di ultimissima generazione hanno ridotto molto l’energia necessaria per riscaldare la batteria in un ampio intervallo di temperature e presto questa funzionalità sarà disponibile per tutte le auto sotto forma di aggiornamento software.

Senza il motore termico nelle auto elettriche,d’inverno si gela.

Solo dopo pochi metri  di guida con basse temperature, il climatizzatore di una vettura elettrica “spara” subito aria calda a differenza di quanto avviene per i diesel e le benzina per le quali il tempo è maggiore. Questo perché nelle vetture a batteria c’è una piccola pompa di calore proprio come negli impianti di condizionamento domestico.

Inoltre nella auto elettriche c’è la possibilità di pre-riscaldare le auto anche con l’app prima di mettersi in viaggio senza pesare sulla ricarica della batteria.

Le batterie sono troppo care

Nel 1992 il prezzo di merccato per le batterie d’auto al litio era di 5000 dollari per kilowattora. Oggi siamo a 200 dollari. Un crollo del valore che ha fatto aumentare il mercato della auto  elettriche . Il prezzo è destinato a scendere ulteriormente così come di conseguenza il prezzo delle auto.

Finiranno le materie prime per le batterie

Allo stato attuale c’è litio a sufficienza per produrre batterie per centinaia di milioni di auto elettriche, molte di più di quelle che si potranno mai produrre.

Nel lungo periodo poi , le batterie saranno riciclate al 97% e quindi le cosiddette risorse rare utilizzate sempre meno.

La produzione di batterie ha un impatto tremendo sull’ambiente

Le batterie sono prodotti ad alta intensità energetica e oggi sono riciclate in percentuali altissime fino ad arrivare nel lungo periodo al 97%.Senza considerare che la produzione di batterie è già 2-3 volte migliore rispetto a 2 anni fa e diventa più pulita ogni anno

 

Con la presentazione della pubblicazione “Come combattere i No-Watt”, che nel titolo propone un’analogia tra chi si oppone alle auto elettriche e il movimento No-vax, la Jaguar Land Rover lancia il progetto E-ducation, destinato ai clienti dei due marchi che scelgono auto elettriche e ibride plug-in. Il progetto, presentato nella sede Aci di Milano, ha lo scopo di diffondere una corretta conoscenza delle tecnologie elettrificate e mira ad arrivare anche all’interno delle scuole. La  guida completa, che risponde a 20 fake news verrà distribuita attraverso le Concessionarie Jaguar Land Rover in Italia, i canali dell’Automobile Club di Milano e nelle scuole che aderiranno al progetto formativo e-ducation.
I clienti Jaguar o Land Rover di Milano e dell’area lombarda che hanno già scelto una vettura elettrica o ibrida plug-in, saranno coinvolti dalle loro concessionarie in una sessione di formazione tenuta da un E-coach specializzato nella formazione, presso la Direzione Generale dell’ACI di Milano o presso le concessionarie di riferimento. In questo training formativo, vengono condivisi contenuti pratici e di approfondimento su come scoprire e sfruttare al meglio i vantaggi e le opportunità offerte da una scelta di guida consapevole, con consigli sulle modalità di ricarica e con la possibilità di effettuare un percorso di guida per mettere in pratica tutti i trucchi e i segreti della guida di una vettura elettrificata.