Il nostro futuro — Il vuoto ellittico che rappresenta l’ignoto; una dichiarazione di tutto ciò che ancora non conosciamo; l’intero mondo e oltre si trovano al suo interno, in forme e modi mai visti prima. È la soglia stessa dell’umanità, una proiezione della nostra esistenza. La visione di una gamma di possibilità e il mettere in dubbio la nostra posizione nel mondo del futuro, riflettendo sul significato e sulle finalità del presente. Spesso, riflettiamo sulla nostra provenienza, e consideriamo ciò che è venuto prima di noi per meglio comprendere quello che verrà. Ciò detto, “Noi” siamo fortemente condizionati dalla direzione in cui andiamo: a cosa miriamo? Come sarà la nostra vita? Cosa riserverà il future ai nostri figli, o ai figli dei nostri figli? Possiamo modellare il futuro, e se sì, come possiamo farlo? In che modo ciò che facciamo, o non facciamo, ci avvicina o ci allontana da ciò che siamo destinati a essere?
Un recente esemplare di distillazione della nostra realtà per definire il nostro futuro è il Museo del Futuro a Dubai, inaugurato a febbraio 2022, come manifestazione dell’umanità in tutta la sua forza, creatività e capacità di esistere nell’ambiente che la circonda. Perfino in una città come Dubai, dove gli edifici si sollevano verso il cielo con velocità e precisione straordinarie, il Muse del Futuro si fa notare. Situato lungo la principale arteria stradale, accanto al sistema di metropolitana senza guidatore, si tratta di un archetipo espressivo e dinamico costruito in collaborazione tra uomo e macchina.
Il Museo, che arricchisce il panorama artistico urbano, è stato descritto come il nuovo punto di riferimento scientifico globale e come un faro di conoscenza e innovazione. Un’icona di design che funge da hub vivente per visionari e grandi menti di tutto il mondo pronte a contribuire alla creazione del futuro. Un banco di prova per le future generazioni per creare soluzioni innovative per le sfide che aspettano la società. Un invito ad ascoltare l’abilità visionaria e la partecipazione collaborativa di tutte le scienze, e a riflettere su un futuro caratterizzato da nuove finalità e significati, un futuro in cui possiamo, infine, vivere “meglio”.
Descritto come “l’edificio più bello del mondo”, la sua incredibile struttura priva di colonne è alta 77 metri, ospita sette piani unici e copre una superficie di 30.000 metri quadrati. Degna di nota è l’avanguardistica facciata in acciaio e vetro, costituita da 1.024 pannelli separati, ciascuno creato da robot e algoritmi. La facciata è illuminata da 14.000 metri quadrati di calligrafia araba, realizzata dal rinomato artista degli Emirati Arabi Uniti Mattar bin Lahej.
Le finestre con la scrittura araba gettano luce all’interno di giorno, e di notte illuminano l’iconico skyline della città con 14 chilometri di luci a LED, a risparmio energetico ed efficienti in termini di risorse. Interfaccia senza precedenti verso un futuro innovativo, è attualmente l’unico edificio al mondo con una superficie del tutto coperta da elegante arte calligrafica, in cui vengono presentate frasi ispiratrici e motivazionali che inviano messaggi al mondo dalla città del futuro.
Questa meraviglia architettonica dal centro vuoto, che forma un “occhio” umano a rappresentare il futuro che vediamo domani, è stata costruita utilizzando la tecnologia robotica, con un’enfasi sulla sostenibilità, ed è alimentata da 4.000 megawatt di energia solare, impiegando le ultime tecnologie di realtà virtuale e aumentata, l’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale e l’interazione uomo-macchina.
Un allargamento dei confini per raggiungere nuovi orizzonti architettonici e ingegneristici, la struttura del Museo del Futuro è un simbolo dell’adozione di metodi e strumenti innovativi che utilizzano tecnologie futuristiche per ridefinire il possibile. Il design e i principi ingegneristici innovativi adottati rappresentano il futuro di Dubai e lo straordinario talento dei suoi cittadini e residenti. Il progetto a basse emissioni presenta un’architettura solare passiva attraverso la sua straordinaria facciata, oltre a soluzioni ingegneristiche a basso consumo di energia e acqua con funzionalità sostenibili integrate.
Al contrario di un tradizionale museo dedicato all’esibizione di aspetti del passato, il Museo del Futuro punta a esplorare le variabili, le sfide e i possibili tratti pratici, intellettivi ed emotivi di ciò che il futuro potrebbe contemplare. Nella cornice di un ambiente appassionato ed espressivo, e con un elevato senso d’identità, torniamo a conoscere il pianeta Terra, il futuro della guarigione, della sostenibilità e della tecnologia bioingegneristica. Diventiamo così parte di riflessioni e sensazioni senza precedenti, ritrovando la mente pura del principiante, imparando a vedere le cose e i contesti come se li vedessimo per la prima volta. Imbarcandosi in un viaggio pacifico e consapevole, eliminando le nozioni preconcette e vedendo le cose con occhi nuovi, i visitatori vengono stimolati a riconnettersi ai sensi umani e a distaccarsi dal personale e immenso uso della tecnologia.
Per i suoi visitatori, il Museo offre una finestra inesplorata sul futuro in tutti i suoi aspetti e dimensioni. Rispondendo a molte domande relative al future dell’umanità, delle città, delle società, della vita sul pianeta Terra e nello spazio, le mostre del Museo orchestrano un mondo oltre la conoscenza umana, garantendo ai visitatori esperienze innovative attraverso cinque diverse mostre che esplorano il futuro dei viaggi e della vita nello spazio, i cambiamenti climatici e l’ecologia, la salute, il benessere e la spiritualità.
L’esperienza del Museo del Futuro mostra una tecnologia spaziale mai vista prima e ci introduce alla vita dell’umanità nello spazio, facendoci partecipare a diverse missioni speciali. Al contrario di un museo tradizionale, che mostra frammenti del passato, ci offre un portale verso il futuro, nel tentativo scientifico di esplorare le sue variabili, le sue potenziali sfide e le sue possibili caratteristiche, ad esempio mostrando interessanti innovazioni dal futuro prossimo attraverso diverse partnership con compagnie e organizzazioni all’avanguardia, per farci conoscere le tecnologie e i trend emergenti creati per il miglioramento dell’umanità.
Il Museo, inoltre, mette in evidenza il particolare ecosistema naturale del paese, che può vantare una vasta gamma di flora e fauna locali, sia terrestri che marine. Tra ghaf, sidr, alberi di palma e acacia, tutti perfettamente adattati alle condizioni ambientali locali, il giardino del Museo è fornito di un sistema di irrigazione automatizzato e supporta popolazioni locali di api e uccelli. L’organizzazione del giardino è stata meticolosamente progettata per ospitare queste resilienti specie native che si adattano al clima desertico.
Scommettendo sull’illimitato potenziale dell’umanità e sull’inconcepibile potenziale della progettazione di ciò che verrà, il Museo del Futuro è pronto a diventare un portale globale per ispirare le nuove generazioni di tutto il mondo e portarle a vincere le più grandi sfide che modelleranno il nostro futuro inclusivo.