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Con l’arrivo di aprile la scena artistica di Bruxelles si anima di eventi dedicati all’arte contemporanea, che proseguiranno fino all’autunno.

A 130 anni dalla realizzazione dell’Hôtel Tassel, iconico edificio progettato da Victor Horta e considerato il primo palazzo art nouveau della città, Bruxelles dedica tutto l’anno alla corrente artistica che tanto ha caratterizzato la sua evoluzione culturale, rendendola un punto di riferimento mondiale per gli appassionati e i collezionisti.  

Al di là del suo aspetto architettonico e decorativo, l’art nouveau ha una forte connotazione ideologica: gli artisti, gli architetti e gli artigiani dell’epoca, spaventati dall’escalation dell’industrializzazione, auspicavano un ritorno alla natura, alla qualità e alla durabilità degli oggetti fabbricati, nonché alla bellezza come ideale di vita. Principi tornati assolutamente centrali nel 2020, quando la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa New European Bauhaus Festival, che mira proprio a promuovere l’innovazione e l’estetica nel design contemporaneo su una base sostenibile. Ecco perché, in occasione dell’anniversario della Maison Tassel, è nata l’esigenza di accendere nuovamente i riflettori sul movimento artistico, sviluppando un programma completo, accessibile e inclusivo, che comprende mostre su larga scala, eventi, visite guidate, conferenze e pubblicazioni.

L’appuntamento centrale è quello con la 39° edizione di Art Brussels, da giovedì 20 a domenica 23 aprile 2023 nei padiglioni 5 e 6 di Brussels Expo, icona art déco creata per l’Esposizione Internazionale di Bruxelles del 1935.

Dalla sua prima edizione nel 1968, Art Brussels si è affermata come una delle principali fiere d’arte contemporanea in Europa, punto di riferimento per collezionisti, galleristi e amanti dell’arte di tutto il mondo. Quest’anno ospiterà oltre 170 gallerie da 31 Paesi, suddivise in quattro sezioni: Discovery, dedicata agli artisti emergenti, Prime, dedicata agli artisti affermati a livello internazionale, Solo, dedicata a presentazioni monografiche su singoli artisti, e Rediscovery, dedicata all’arte del XX secolo. Per l’Italia parteciperanno 13 gallerie.

Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, dichiara: “Grazie ad una gamma diversificata di artisti e di gallerie, Art Brussels si è progressivamente affermata come fiera leader in Europa. Quest’anno prevede un eccezionale programma internazionale, incontro irripetibile di artisti affermati e talenti emergenti, per un’edizione ancora più curata, in grado di coinvolgere tanto gli addetti ai lavori, quanto i neofiti”.

Altro appuntamento da segnare in rosso sul calendario è quello con For Love’s S(nake) mostra evento di Johann Van Mullem in programma al Museo delle Belle Arti fino al 23 luglio. Celebre per le sue rappresentazioni di volti fantasmagorici dall’aura pseudo-religiosa, quasi iniziatica, l’Artista dopo il lockdown ha iniziato a spingersi verso nuovi orizzonti, creando paesaggi onirici basati sulla sperimentazione di colori e sull’impiego di inchiostri da stampa ed incisione che conferiscono alle opere una speciale luminescenza.

Dal 20 aprile al 17 settembre, invece, CENTRALE for Contemporary Art, centro d’arte contemporanea ospitato in un’ex centrale elettrica, presenta extra, esposizione di Mehdi Georges Lahlou, in collaborazione con Candice Breitz. La mostra comprende sculture, disegni, incisioni, rielaborazioni di foto d’archivio, installazioni e video, realizzati con l’obiettivo di esplorare le conseguenze della rappresentazione mediatica della violenza sulle dinamiche geopolitiche e sociali

EDIFICI ICONICI E COLLEZIONI ECCEZIONALI ACCESSIBILI TUTTO L’ANNO 

Molti degli edifici e delle collezioni art nouveau della città saranno accessibili tutto l’anno, a cominciare da 7 capolavori firmati Horta, tre dei quali sono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: il Museo Horta, ex studio e casa dell’architetto, l’Hôtel Solvay, per il quale l’architetto ha potuto dar prova di una creatività illimitata grazie anche ad un budget illimitato, e l’Hôtel van Eetvelde, che fungerà da hub informativo per tutte le iniziative dell’anno e sarà accessibile anche nella parte sinistra. 

Aperti tutto l’anno anche la Maison Autrique, i Magasins Waucquez, ex negozio di tessuti oggi sede del Museo del Fumetto, e il Tempio delle Passioni Umane. Presso il Museo di Arte e Storia del Cinquantenario si potranno inoltre visitare gli interni della storica Gioielleria Wolfers Frères.  

Da segnalare anche il Museo degli Strumenti Musicali, ospitato dal 2000 nell’Old England – un magico edificio dalla facciata quasi interamente in metallo, progettato da Paul Saintenoy – e il Museo Fin-de-Siècle, che ospita l’eccezionale Collezione Gillion Crowet che comprende opere art nouveau provenienti da Francia e Belgio. 

Ultime, ma non meno importanti, la Cauchie House, progettata da e per la coppia di artisti Paul e Lina Cauchie, e la Hannon House, trasformata per l’occasione in un museo. 

Parecchi proprietari apriranno inoltre le porte dei loro edifici, come Casa Hallet e Casa Frison, mentre la Casa Roosenboom lascerà scoprire al pubblico l’andamento dei suoi lavori di restauro.

 

IL NUOVO MUSEO NELLA CASA HANNON apertura 31/5/2023 soggetto a riconferma

Piccolo gioiello art nouveau, la Casa Hannon è stata chiusa al pubblico per diversi anni e riaprirà finalmente le sue porte nel 2023. Costruito da Jules Brunfaut per l’esteta e collezionista Edouard Hannon, il palazzo è caratterizzato da architettura, mobili e decorazioni eccezionali. Il suo interno originale, molto ispirato all’art nouveau francese, è stato parzialmente ricostruito in collaborazione con diverse istituzioni nazionali e internazionali, tra cui il Museo delle Arti Decorative di Parigi e il Musée de l’Ecole di Nancy. Il museo comprenderà i salotti del piano terra e una mostra temporanea sull’art nouveau belga (Hankar, Serrurier-Bovy e van de Velde) al primo piano.

 

NUOVE SALE DEDICATE ALL’ART NOUVEAU AL MUSEO DI ARTE E STORIA 

Dopo la ricostruzione degli arredi della Gioielleria Wolfers, progettati da Victor Horta, il Museo di Arte e Storia dedica due nuove sale all’arte del XIX e XX secolo, offrendo un nuovo percorso sull’art nouveau, accessibile a partire dall’autunno 2023. La visita consentirà di ammirare diverse opere, tra cui il famoso Giardino d’Inverno progettato da Victor Horta per Jean Cousin.