Berengo Studio, che costituisce un punto di riferimento a livello internazionale per l’arte contemporanea in vetro, presenta durante la XVIII Edizione della Biennale Architettura 2023, un nuovo progetto che conferma la visione creativa di Adriano Berengo e la sua straordinaria capacità di innescare un dialogo senza confini con alcuni attori del mondo dell’arte contemporanea e del design.
Berengo Studio ha affidato al designer di fama internazionale Sam Baron, la cura e l’allestimento
dello spazio Berengo Collection, ex Farmacia del XVI secolo in Piazza San Marco. Il risultato,
Sacrum Unguentum, è un solo show di Baron, che trasforma in un laboratorio lo spazio della
ex-farmacia e mette in scena una collezione di pezzi in vetro – bianchi, neri, oro – che incorporano
scultorei elementi floreali, con suggestivi richiami alla storia della farmacia cinquecentesca
che ospita la mostra.
Non solo un insieme di “pezzi singoli” ma un’immersione scenografica tra oggetti in vetro che
popolano gli scaffali, il bancone e le vetrine: tra fiori, foglie, spine e veleni che seducono
e inquietano allo stesso tempo, lasciando aperta la domanda sulla natura amica e nemica,
amena e terribile, preziosa e fragile come il vetro.
Con questa mostra Sam Baron getta uno sguardo contemporaneo sull’arte ancestrale del vetro,
mettendo in discussione l’aspetto decorativo della sua produzione per recuperare i dettagli
ornamentali e i riferimenti culturali di un’arte antica.
Berengo Studio è stato fondato nel 1989 da Adriano Berengo. Ispirato dal lavoro di Peggy
Guggenheim ed Egidio Costantini, che negli anni ’60 hanno introdotto artisti di spicco come
Pablo Picasso e Marc Chagall al vetro di Murano, Berengo sostiene da oltre 30 anni l’uso innovativo
del vetro come materiale per l’arte contemporanea. Lo Studio si è subito posto come obiettivo
quello di aprire le porte della sua fornace a creativi, fornendo loro uno spazio in cui sperimentare
e “pensare in vetro”. Negli anni ha collaborato con oltre 300 artisti.