Baglietto: un cantiere dall’anima sostenibile
Simbolo di bellezza, stile ed eleganza, Baglietto crea da 170 anni yacht esclusivi plasmati con una visione focalizzata sull’unicità. Capolavori su misura che si fanno interpreti delle esigenze dei clienti – racconta Fabio Ermetto, CCO del cantiere – distinti da un approccio “sartoriale” e contemporaneo. E da una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale
Da quasi 170 anni create yacht dal design unico e contemporaneo. Che tipo di approccio adottate nella loro realizzazione?
Il nostro approccio è molto semplice: posizionare sempre il cliente al centro delle proprie strategie. Siamo un cantiere “boutique”, un atelier che ha mantenuto ancora una dimensione tale da poter garantire un’ampia flessibilità e capacità di personalizzazione, anche nelle nostre produzioni di gamma. I nostri clienti costruiscono con noi la loro barca, un percorso che facciamo insieme. Le persone che incontrano all’inizio sono le stesse che le accompagnano lungo tutto il processo di costruzione.
Se dovesse descrivere Baglietto in cinque parole…?
Il concetto di BLUENESS che ci caratterizza: bellezza, visione, eleganza, sensazione, stile. Se mi concede otto aggettivi, sono racchiusi nelle otto B che ci raccontano: Bold, Boutique, Brave, Brilliant, Beauty, Borderless, Balance e Background.
Il 17 Maggio avete presentato a Portofino il primo modello di Baglietto T52 dotato di propulsione ibrida…
È la prima della nuova linea T52: il progetto è stato presentato due anni fa e senza ancora aver varato la prima unità ne abbiamo vendute già otto. Questo per noi è motivo di grande orgoglio, segno della capacità del cantiere di interpretare le richieste del mercato attuale, ma anche della fiducia che i nostri clienti ripongono nel marchio e nelle persone che poi lo compongono. La linea T52 ripercorre la tradizione degli yacht dislocanti Baglietto firmati Francesco Paszkowski Design attualizzandola e rendendola contemporanea. I grandi volumi, il contatto diretto con il mare e con l’ambiente circostante grazie ad ampie finestrature completamente apribili, una poppa totalmente ridisegnata e orientata verso il mare, il ponte sole di 130mq che non trova competitor sul mercato, rendono sicuramente il progetto un best seller. Il primo modello, inoltre, è dotato anche di una motorizzazione ibrida, segno dell’impegno costante che il cantiere sta portando avanti nell’ambito delle tecnologie green.
Come sono stati distribuiti gli spazi esterni?
La fluidità dei percorsi e la molteplicità di aree esterne godibili in ogni momento della giornata è sicuramente una delle caratteristiche principali dello yacht. Interni ed esterni dialogano continuamente trasformandosi in spazi formali o informali a seconda delle necessità e delle volontà dell’armatore. Un concetto “sovversivo”, nel senso letterale del termine. Negli yacht di una volta, gli spazi esterni e quelli interni erano nettamente separati e ognuno di essi ricopriva ruoli ben definiti. Oggi questa differenziazione non esiste più e la scelta stilistica di mantenere come legno principale per gli interni il teak, tipicamente utilizzato per i ponti esterni, ne è un segno tangibile. Le finestre a tutta altezza che si aprono, i pavimenti “flush” senza distinzione tra interior e outdoor sono una scelta stilistica di grande rottura
Il contatto con il mare è sempre protagonista in Baglietto. Può descriverci la particolarità della piscina “a scomparsa”?
Abbiamo completamente ridisegnato le poppe delle nostre imbarcazioni partendo dalla volontà di rendere accessibile e semplificato il contatto con il mare. La piscina a scomparsa ha un doppio utilizzo: permette di essere fruita con una meravigliosa vista mare, ma se coperta rende possibile guadagnare ulteriore spazio sul ponte, sia in navigazione sia in porto o in rada. Rientra in quel concetto di una diversa fruibilità degli spazi.
In vista del vostro 170mo anniversario avete lanciato “Officina Baglietto”, un talent garden che mira a formare giovani generazioni di creativi nel mercato del lusso. Quali sono per voi i requisiti vincenti per prenderne parte?
Direi una grande passione e il desiderio di avvicinarsi al nostro mondo e di reinterpretarlo.
Il percorso di nautica sostenibile è diventato il vostro obiettivo. Quali gli altri progetti per il futuro?
Il percorso sostenibile resta uno dei nostri principali obiettivi anche per i prossimi anni, ma i progetti per il futuro sono molti. A breve presenteremo nuovi modelli e il prossimo anno festeggeremo il nostro 170mo anniversario. Un compleanno importante che cercheremo di celebrare adeguatamente, senza dimenticare l’importante eredità che la nostra storia ci ha lasciato.