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L’heritage, il patrimonio e la maestria artigianale della Maison fiorentina volano nella capitale britannica, in una mostra itinerante che svela i suoi archivi negli spazi di 180 Studios. Non lontano il leggendario The Savoy Hotel, dove tutto ebbe inizio…

di Anna Casotti

 

Da Londra a Firenze… e ritorno, in un viaggio a ritroso agli inizi del Novecento dove protagonista è un giovane lift boy fiorentino, Guccio Gucci, un ragazzo visionario che trasportava, sul primo ascensore elettrico londinese dall’eccentrica laccatura rossa, i bagagli dei clienti del lussuoso hotel Savoy. Il suo sogno? Disegnare una collezione di valigie su cui imprimere il proprio nome.

Ciò che accadde successivamente è una straordinaria storia celebrata in una maestosa esposizione: «Gucci Cosmos, un progetto sotto forma di mostra inaugurato a Shanghai e ora installato a Londra – racconta la curatrice Maria Luisa Frisa – è stata per me un’opportunità straordinaria di attraversare l’universo Gucci con una lente sempre diversa. Ho potuto raccontarne la storia attraverso abiti, oggetti, elementi, persone e contesti che hanno reso questo marchio iconico pioniere nella moda e nella cultura visiva collettiva per oltre un secolo. È una sfida lavorare su una mostra che si evolve in base ai diversi spazi e all’atmosfera delle città che la ospitano. Richiede quindi una riflessione sul legame speciale tra Londra e la moda per riconfigurare il rapporto tra gli elementi e la selezione degli oggetti. Gucci Cosmos è un’esperienza espositiva coinvolgente in cui la storia delle origini e la storia stessa sono continuamente messe alla prova dall’immaginazione del futuro».

La ricreazione di quell’ascensore immerso in una nuova tonalità cromatica, il Rosso Ancora – scelto da De Sarno come omaggio alla capitale britannica – invita i visitatori a entrare nel mondo di “Gucci Cosmos” e a esplorare i suoi 102 anni di storia. Curata dalla teorica e critica di moda Maria Luisa Frisa, ideata e realizzata dall’artista britannica Es Devlin, la mostra si snoda in una serie di mondi immersivi. Tra effetti multimediali e videoarte creati con la collaborazione dell’artista multidisciplinare Polina Zakharova, direttrice creativa e co-fondatrice di Hard Feelings Studio.

«Nel vasto arazzo dell’eredità di Gucci, ho cercato di intrecciare immagini in movimento che collegano un secolo di innovazione con le possibilità illimitate di domani. “Gucci Cosmos” non è solo una promenade nel tempo, ma una danza dove ogni fotogramma cattura l’essenza di un’icona e la proietta nell’universo del futuro.»

Una narrazione colossale che si snoda fra gli archivi della memoria, le icone intramontabili, le creazioni del passato di Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele e la collezione d’esordio dell’art director Sabato De Sarno. Quest’ultimo incaricato di scrivere un nuovo capitolo della leggenda Gucci.

«In quanto sforzo creativo ed espressione dei tempi – spiega Es Devlin – la Maison e la sua storia nel corso dell’ultimo secolo possono essere mappati attraverso la capacità di evolversi e di espandersi sulla mutevolezza della nostra coscienza e sui processi cognitivi. Come un abito che può essere cambiato e riadattato; come una pelle che si rinnova costantemente».

In un intricato e suggestivo percorso alla scoperta dell’estetica, dei codici e della poetica che hanno definito le diverse epoche. L’esposizione inizia tra le pareti dell’Ascending Room – l’ascensore del Savoy Hotel fedelmente ricreato – che trasporta “gli esploratori” al piano superiore.

Si giunge così all’interno di uno spazio denominato Portals, concepito come evocazione dell’ingresso dello storico hotel, con i suoi palcoscenici girevoli che espongono. Collezioni da viaggio scaturite dalla mente eclettica di Alessandro Michele.

Celebra l’ispirazione al mondo equestre con elementi distintivi tra cui l’iconico nastro Web la sezione denominata evocativamente Zoetrope. Mentre l’installazione immaginifica Eden è un inno alla storia di Flora e ai suoi capolavori couture. Addentrarsi nel mondo di Two è come immergersi in un caleidoscopio di immagini dove due maestose statue si trasformano in tele d’artista su cui vengono proiettate le linee uomo.

In attesa di giungere alla quintessenza della storia di Gucci impressa nella stanza del collezionista – Archivio – e perdersi tra i pezzi più iconici della Maison. Il cosmo di Gucci continua tra gli accessori del Cabinet of Wanders, i look anni Settanta di un onirico Carousel e il Rosso Ancora di De Sarno, segno e significante della nuova era Gucci. In un’intersezione di trame e di linguaggi che tracciano la sua intramontabile eccellenza.

 

 

 

Gucci Cosmos

London

fino al 31 dicembre 2023

180 Studios, 180 The Strand