La nuova collezione Carte Blanche di Boucheron è firmata da Claire Choisne è ispirata alla purezza dell’acqua, una risorsa vitale e preziosa. Più che una collezione di Haute Joaillerie, “Or Bleu” è un’ode alla memoria dell’acqua.
Sono state le acque dell’Islanda a ispirarla: forti, potenti, allo stato grezzo. Nello zampillio di una cascata ha potuto scorgere un collier di diamanti; tra le onde che si infrangono, i gioielli da spalla; nel cuore di un ghiacciaio, un bracciale in cristallo di rocca che sembra scolpito dallo scorrere dell’acqua. Ancora una volta la Maison si spinge oltre i confini della creatività per raccontare il colore, la texture, il ritmo, il riflesso dell’acqua e la sua trasparenza. Gli esemplari di Haute Joaillerie sono come istantanee della natura incontaminata. Questa collezione di Boucheron si compone di ventisei esemplari di Haute Joaillerie che rendono omaggio all’acqua, fonte di vita, e alla bellezza eterna che racchiude.
Osservando questa cascata, gli occhi di Claire Choisne vedono un collier che scende lungo il corpo. Questo esemplare di 148 cm in oro bianco e diamanti è il più lungo mai realizzato dai laboratori di Boucheron. Cascade ha in serbo numerose sorprese: può trasformarsi in un collier più corto, da cui si stacca un paio di orecchini a pendente.
Per rimanere fedeli all’ispirazione, i laboratori Boucheron hanno lavorato sulla finezza, un’autentica sfida di precisione e pazienza se si considerano le dimensioni inconsuete del gioello. Sul collier Cascade scintillano più di duemila diamanti di diverse dimensioni, accuratamente incastonati in un’unica fila per conferire al collier tutta la sua elasticità e il suo sorprendente realismo.
Una goccia, cadendo, manda in frantumi il fragile equilibrio dell’acqua. È questo preciso istante che ha ispirato la parure Ondes. Per catturare questo movimento organico, lo Studio Boucheron ha effettuato in un primo tempo una simulazione al computer con un software 3D, così da ottenere i volumi di un collier e di due anelli.
Claire Choisne ha optato per il cristallo di rocca scolpito e lucidato per la Carte Blanche di Boucheron. Gli esemplari si distinguono sia per la loro finezza, sia per la delicatezza del loro movimento ondulatorio. Nel collier, da indossare come una seconda pelle, il metallo si fa da parte. Un’autentica sfida per gli artigiani che hanno dovuto realizzare il lavoro di scultura facendo in modo che il gioiello sposasse le curve del corpo. E poiché non si può scendere a compromessi con la trasparenza, la creazione esibisce quasi cinquemila diamanti tondi incastonati secondo la tecnica del serti invisible, sotto il cristallo di rocca. Al centro di ogni onda, affiora un diamante con incastonatura serti clos.
Non acque cristalline ma quelle scure dell’Islanda rivelano una natura ostile. Claire Choisne ha fatto ricorso a queste tonalità intense per realizzare due esemplari: un bracciale e un anello Eau d’Encre in ossidiana, una pietra vulcanica nota per la bellezza del suo colore nero intenso. Il bracciale è composto di due blocchi di ossidiana perfettamente identici. La materia è stata scolpita in un motivo di onde simulate in 3D per riprodurre il più fedelmente possibile il movimento dell’acqua.
Nell’anello con diamante taglio a goccia di 2,01 carati D VVS1, è stata la scelta dell’ossidiana a guidare il design. Per contrastare il nero della roccia, entrambi gli esemplari sono stati impreziositi da un’incastonatura secondo la tecnica del serti neige. Un delicato accenno alla schiuma prodotta dalle onde sulle spiagge di sabbia nera.
Gli artigiani della Carte Blanche di Boucheron hanno fatto ricorso alla tecnica chiamata eau-forte, o acquaforte: un’incisione tradizionale che consente di scolpire la materia con grande precisione, utilizzando un mordente chimico. è stata prima ricoperta da una cera resistente all’azione dell’acido, sulla quale è stato inciso il design dell’onda realizzato dallo Studio.
Poi, l’insieme è stato immerso in un bagno dove gli acidi hanno corroso l’oro non ricoperto dalla cera. Più lungo è il tempo di immersione, più profondi saranno i solchi incisi. È così che Boucheron ha conferito all’onda in oro bianco tutto il suo volume.
La schiuma delle onde sulla sabbia nera. Lo stacco tra i colori chiari e scuri di queste coste ha ispirato a Claire Choisne una serie di esemplari che riproducono le tonalità, i contrasti e le materie di questi paesaggi. Con Sable Noir, la Maison è riuscita a cristallizzare la sabbia in tre creazioni.
Non è la prima volta che Boucheron ricorre alla sabbia in una collezione di Haute Joaillerie. Nel 2015 la sabbia del deserto del Thar era stata incapsulata in un collier. Quest’anno, la sabbia nera è stata agglomerata mediante una tecnica di stampa 3D che lega i granelli l’uno all’altro grazie all’applicazione di strati sottilissimi di un polimero, fino a ottenere la forma desiderata. Questa tecnica, tradizionalmente utilizzata nell’industria automobilistica e aeronautica, permette di ottenere un materiale altamente resistente che rivela la texture iridescente della sabbia. Nel collier, la chiusura è posizionata discretamente dietro le due sezioni di diamanti. Gli orecchini a pendente, a forma di goccia, sono realizzati con la stessa tecnica di stampa 3D.
Per un breve istante, la schiuma irrompe nel quadro monocromatico delle spiagge islandesi. Questo momento ha dato vita a due anelli che si fanno eco e si contrappongono attraverso il gioco cromatico dei loro materiali. L’ossidiana è nuovamente presente nel primo anello ed è tagliata da un unico blocco di colore nero intenso e opaco. Il contrasto con lo scintillio dei diamanti incastonati nell’oro bianco è sorprendente. Il corpo dell’anello in titanio, un metallo quattro volte più leggero dell’oro, sostiene l’insieme. Un abbinamento delicato ma anche una sfida per gli artigiani di Boucheron che hanno dovuto affrontare le complessità del taglio di questa pietra vulcanica.
Su una spiaggia di sabbia nera, i blocchi di ghiaccio scintillano, riflettendo i raggi del sole come fossero diamanti. Diamond Beach è il luogo che ha ispirato questo collier e questo paio di orecchini che riproducono i giochi di luce e trasparenza di queste sculture effimere.
Il cristallo di rocca è stato smerigliato per riprodurre la superficie degli iceberg arenati sulla sabbia. Gli artigiani di Boucheron si sono distinti nella tecnica del trompe-l’œil. Invece delle consuete griffe in oro bianco che mantengono i diamanti, il cristallo è stato lavorato per accogliere le pietre direttamente al suo interno.
La spilla Vague, che diventa anche un gioiello per capelli, è un omaggio della Carte Blanche di Boucheron alla forza dell’acqua e ricorda un diadema presente in archivio e risalente al 1910, anch’esso ispirato a la grande onda di Kanagawa di Hokusai. Frutto del tradizionale savoir-faire della Haute Joaillerie, questo esemplare cattura tutta la poesia organica del disegno originale. Ogni dettaglio è modellato a mano mediante la tecnica della fusione a cera persa che consiste nello scolpire il volume desiderato nella cera. Successivamente si realizza uno stampo per ottenere l’impronta in negativo; si procede poi alla colata dell’oro nello stampo a forma di onda. Infine, è la volta del lavoro di incastonatura degli 851 diamanti tondi, per un totale di 20 carati.
L’acqua scende impetuosa dai pendii rocciosi. La spilla Flots nasce da questo paesaggio e rende omaggio a un altro esemplare presente negli archivi di Boucheron: un pettine risalente al 1901.
Come sospesi a un filo, i diamanti imitano lo scroscio di una cascata grazie agli elementi mobili, indipendenti l’uno dall’altro, che ondeggiano seguendo il movimento del corpo. Per riprodurre con grande realismo lo scorrere dell’acqua, gli artigiani hanno incastonato le schegge di diamanti, facendo scomparire il metallo attorno alle pietre. Questa inconsueta tecnica di incastonatura è presente, talvolta, sui gioielli antichi, come l’esemplare in archivio del 1901. Infine, l’alternanza di diamanti tondi di diverse dimensioni contribuisce al realismo della spilla.
Le grotte di ghiaccio islandesi, scolpite dal vento e dal tempo che scorre, hanno ispirato il bracciale Ciel de Glace: un esemplare che celebra la bellezza, i colori e i movimenti naturali di questi luoghi. La base del bracciale in oro bianco è impreziosita da un pavé diamanti e da un dégradé di cinque tonalità di zaffiri blu. Per creare questo cielo di ghiaccio, gli artigiani hanno scavato un unico blocco di cristallo di rocca perfettamente puro e privo di qualsiasi inclusione, dandogli la struttura ondulata delle famose grotte di ghiaccio. La chiusura invisibile preserva la bellezza immacolata di questo esemplare.
Per raccontare questo stato intermedio dell’acqua, Claire Choisne ha creato Givre, un nuovo tipo di parure che riproduce lungo il corpo una cascata di stalattiti. Un gioiello per capelli, un paio di orecchini, un gioiello da spalla e un anello si susseguono in un movimento dettato dalla gravità.
Anche in questo caso, il metallo si fa da parte lasciando il centro della scena agli elementi preziosi: perle, madreperla e diamanti. Per realizzare questi esemplari sono state utilizzate ben 691 perle. Rispettare fedelmente la visione dello Studio de Création si è rivelata un’autentica sfida per gli esperti di pietre di Boucheron, che hanno dovuto selezionare un lotto di perle di colore perfettamente omogeneo e di diverse dimensioni. Il movimento è presente anche nell’anello attraverso un meccanismo girevole a sfera che mantiene gli elementi sempre sospesi verticalmente, verso il basso, imitando il ghiaccio che si scioglie.
La forza impetuosa delle acque islandesi lascia la propria impronta sulla pelle della Carte Blanche di Boucheron. Le due spille da spalla di grande realismo, Eau Vive, sembrano trascinare via tutto ciò che incontrano sul loro cammino. Ogni dettaglio di questi esemplari perfettamente simmetrici è il risultato di una fusione tra tecnologia all’avanguardia e savoir-faire della Haute Horlogerie. Progettate con un software 3D per riprodurre il vero movimento delle onde che si infrangono, le due spille sono state scolpite da un unico blocco rettangolare di alluminio. Questo materiale, scelto per la sua leggerezza (otto volte più leggero dell’oro), conferisce alla parure un livello di comfort inaspettato. L’immersione delle onde in un bagno di palladio ne ha intensificato la lucentezza. I 571 diamanti sono stati meticolosamente incastonati e scintillano come un raggio di sole. Il sistema di fissaggio delle spille ricorre a potenti magneti che offrono una grande libertà pur rimanendo discreti.
Una distesa di ghiaccio punteggiata da zone d’ombra. La banchisa islandese offre agli spettatori un infinito gioco di luce e materia. Claire Choisne ha catturato la bellezza di questo paesaggio grezzo e organico in tre creazioni. Per evocare questi contrasti, i laboratori hanno scelto un marmo delicatamente venato, noto con il nome di Grand Antique, proveniente dall’Alvernia. Scolpito a mano dagli artigiani di Boucheron, questo materiale rivela la propria bellezza solo dopo il taglio che lascia apparire un gioco di colori di cui solo la natura possiede il segreto.
Nell’anello come negli orecchini, il marmo è abbinato a una struttura in oro bianco e diamanti, mentre nell’anello, al centro di questo accattivante paesaggio, scintilla un diamante taglio a goccia di 2,01 carati E VVS1. L’anello Banquise è disponibile anche in versione monocromatica, in giada bianca con un diamante D IF di 5,08 carati.
Cosa sarebbe la collezione Or Bleu della Carte Blanche di Boucheron senza un tocco di questo colore? Il blu dei ghiacciai islandesi ha ispirato questo motivo grafico. Come un brivido sulla pelle, il collier Cristaux presenta 17 acquemarine montate all’interno di esagoni in cristallo di rocca. Per questa maestosa creazione, la struttura in oro bianco è stata assottigliata il più possibile così da fondersi con la trasparenza delle pietre. Il cristallo di rocca è stato smerigliato per ottenere l’effetto desiderato dallo Studio de Création. Al centro del collier spicca della Carte Blanche di Boucheron un diamante E VVS2 di 5,06 carati che si stacca per trasformarsi in un anello.