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Il nuovo tocco, fresco e contemporaneo, nel rispetto della storicità del luogo avvolge Anglo American Hotel Florence, Curio Collection by Hilton, indirizzo che svela sotto la nuova insegna americana un’indole ispirata al nuovo gusto italiano

A Firenze, forte degli oltre 130 anni di storia,
Anglo American Hotel Florence, Curio Collection by Hilton, ha riaperto solo dalla scorsa primavera sotto la nuova insegna americana e dopo un’importante ristrutturazione. Con le sue 118 camere e suite, entra fiero così in un portfolio – Curio Collection by Hilton – in netta crescita, anche in Italia, perseguendo l’idea di far soggiornare i suoi ospiti per far vivere loro un’esperienza coinvolgente e totalmente ispirata al luogo. Una città che – solo come Firenze sa fare – vive del suo immenso patrimonio e della sua inclinazione alla bellezza, all’arte e all’eccellenza. Analogamente, l’hotel ha puntato su un’attenzione particolare al design, alle proposte culinarie e alle suite di livello che possano interpretare una delle destinazioni più ricercate d’Italia. Spicca una raffinatezza che la clientela internazionale associa (volentieri e non a caso) a un buon gusto tipico nostrano, capace di leggere il passato per ispirare il presente e il futuro. Nel suo edificio storico del XIX secolo, ristrutturato sotto la regia dell’architetto italiano Chiara Caberlon, nel nome di un design moderno ed elegante, il nuovo hotel gioca tutto su nuances forti e caratteri decisi. Non solo si riprendono i colori vibranti, quasi anti-convenzionali, ma gode di spazi unici come il suggestivo cortile interno e le due sale riunioni, insieme a fitness center interno, sono elementi sempre apprezzati in centro città. Inoltre, un’offerta interna, negli outlet a disposizione degli ospiti e degli esterni, segue la nuova contemporaneità dell’hotel.


Il Whisper Wine Bar and Courtyard, dall’atmosfera rilassata su sottofondi jazz & soul, si mostra eclettico e versatile, a tal punto da riservare spesso spazi dedicati al mondo culturale, sociale e musicale del momento. Si alternano artisti e performance diverse, facendo dell’esperienza live uno dei punti di forza negli spazi condivisi dell’hotel. Idealmente ancora legato agli Anni Venti, quando l’hotel accoglieva solitamente personalità americane e inglesi, la lista del Whisper Wine Bar and Courtyard ripercorre il tempo, ma non perde la sua nuova identità nel nuovo concept generale. Ed è per questo che si può degustare – tra drink e cocktail più tradizionalmente legati al mondo anglosassone – anche un buon calice di vino toscano, quel nettare locale di spessore che riporta al luogo e al suo valore. Un principio quello dell’esperienza “qui e ora“ che torna anche nella cucina del ristorante interno, il Vivi Bistro, dove si cercano sapori antichi come paste tipiche o salumi e formaggi toscani, senza dimenticare proposte culinarie che richiamano il Nuovo Continente.