Ai tempi aveva tre atelier – a Madrid, Barcellona e a San Sebastian – ed un quarto poi aperto a Parigi, solo nel 1937. Ma ora, quale unica tappa italiana, è Milano a celebrare l’estro di Cristobal Balenciaga, genio della moda sin dagli anni ’50.
La mostra, fino al 2 marzo
Al via, nel contesto di Palazzo Morando Attendolo Bolognini in via Sant’Andrea 6 dal prossimo 21 febbraio, la mostra-evento “Balenciaga, Shoes from Spain tribute”, l’omaggio agli abiti del couturier basco in programma fino al 2 marzo.
Venticinque pezzi di valore, poliedrici, ideati e realizzati per intero dalla mano del designer che vestì regine, attrici e personalità del suo tempo, lasciando il suo forte tratto distintivo.
Una selezione di vere e proprie “opere” della linea sera e cocktail della Maison, tra gonne a palloncino o quelle iconiche “a pavone”, chiusure “a fiocco” e corpetti ben sagomati.
Modelli tutti provenienti da incredibili collezioni pubbliche e private internazionali, in un progetto supportato da FICE, Icex, oltre che Turespaña e l’Istituto Cervantes di Milano a testimonianza dell’impronta culturale lasciata dall’artista a livello mondiale.
A sottolineare, poi, la contemporaneità dell’artista, una scelta inedita della mostra: l’esposizione si completa infatti con la presenza di scarpe realizzate da 25 brand spagnoli di oggi.
Ciascun paio è infatti abbinato ad uno dei modelli originali di Balenciaga in mostra, creando un effetto spettacolare ed un total look incredibilmente attuale.
A Palazzo Cordusio, l’omaggio di Milano
Per la mostra in programma, c’è poi un connubio forte, non solo con la città della moda ma anche con il gruppo alberghiero Melià che, proprio nel cuore del capoluogo meneghino, è pronto a dominare ancora una volta la scena glam del momento.
A Palazzo Cordusio, infatti, l’occasione dell’omaggio al maestro di tutti noi (come lo definì Dior) si svela in un percorso interno che – in alcune aree comuni e nei pressi del ristorante Isola, al settimo piano dell’hotel – si caratterizza con pubblicazioni dell’epoca di altissimo valore e riproduzioni originali legati al lavoro e alla vista dello stilista.
Esposti documenti, fotografie e pubblicazioni internazionali, illustrate anche nomi di spicco del suo tempo (come René Grau, agli inizi del suo percorso ad esempio, o anche Joan Mirò) custoditi nelle teche a disposizione degli ospiti tra cimeli legati alla fama del fashion designer.
E poi le copertine che ritraggono le top model dell’epoca, come Veruschka, immortalate nei suoi abiti scultorei da celebri fotografi dell’epoca, primo fra tutti Tom Kublin che strinse poi un sodalizio professionale con il fashion designer.
Un signature cocktail per Balenciaga
Oltre ad ammirare le creazioni dello stilista spagnolo tra riviste di moda e fotografie del passato,
l’occasione di completare il viaggio sensoriale a tema del couturier è presso l’Isola Bar di Palazzo Cordusio.
Lasciandosi ispirare delle tappe della vita di Cristobal Balenciaga, si mescolano in un Gin Sapphire Special Crew i sentori agrumati tipici delle terre ispaniche, contaminati dal liquore francese St. Germain con note che riportano alla frequentazione di Parigi dell’artista, culminando il tutto con uno spruzzo di aria marina, per ricordare Getarìa, il paesino natale nei Paesi Baschi.
Il tutto è racchiuso nel cocktail in carta “Essence” in questo speciale periodo.
Servito non a caso nel bicchiere basso a forma circolare e rigorosamente con un grosso cubo di ghiaccio al centro, si ottiene così quel contrasto di forme che sfilava anche sulle passerelle del maestro.