Lo stiamo attendendo con ansia, ma dovremo aspettare fino al prossimo settembre per vederlo all’opera. L’arrivo di Matthieu Blazy da Chanel ha un’aura quasi sacra: il nuovo direttore creativo, ex Bottega Veneta, è visto come il possibile Messia in grado di recuperare la maison parigina e liberarla dalla monotonia che l’ha avvolta dalla scomparsa di Karl Lagerfeld.
Da diverse stagioni, Chanel sembra arrancare in un mare fatto di recupero dell’archivio e tentativi di svecchiamento più o meno riusciti. La strategia di puntare su icone della pop culture come Lily-Rose Depp, Dua Lipa e Kylie Jenner non basta a restituire freschezza al brand. Ciò che serve è un ritorno all’essenza della maison: quell’eleganza senza tempo che va adattata alla contemporaneità.
Il ritorno del fiocco e della femminilità classica
La collezione Fall Winter 2025, presentata questa mattina, 11 marzo 2025, a Parigi, parte dal fiocco, elemento distintivo della maison sin dai tempi di Gabrielle. Tuttavia, attingere a un archivio sterminato e scegliere il fiocco come simbolo centrale lascia intuire che la creatività sia ai minimi storici. Certo, è un dettaglio che seduce le fashion victim più giovani, ma non basta per rilanciare Chanel.
Tra abiti romantici con balze, perle XL da portare a tracolla e tailleur in tweed, a spiccare davvero sono i look in maglieria pesante, finemente lavorata e abbinata a sciarpe maxi. Per il resto, il conto alla rovescia verso l’arrivo di Blazy è già iniziato.
Un omaggio alla favola à la Coco
Nella sfilata, perle, tweed e nastri (non solo tra i capelli) raccontano un nuovo capitolo della storia Chanel. La sofisticata praticità tipica della maison incontra il trend Coquette, con tulle da ballerina e rouches, declinati nel classico binomio black & white ma anche in delicate tinte pastello.
Ad aprire la passerella è Vittoria Ceretti, che indossa un mini-abito ispirato alla classica giacca Chanel, abbinato a una gonna in tulle trasparente che richiama il mondo della danza. La sfilata si sviluppa come una fiaba moderna dedicata all’universo di Coco, dove il tweed viene reinterpretato con lunghe gonne di tulle, maniche a sbuffo, colletti vezzosi, perle e fiocchi in abbondanza.
Il nastro, in bianco o nero, fluttua ovunque come tributo ai simboli della maison. Viene riproposto in diverse versioni: traforato, trompe-l’œil sulla maglieria e applicato agli accessori. Le camelie e le perle, simboli senza tempo, sbocciano ovunque, dalle borse agli abiti.
Il gioco delle nuance e degli accessori
Come in ogni favola, la sfilata segue una narrazione cromatica ben studiata. Parte dai toni crepuscolari per poi schiarirsi con il bianco e i pastelli, chiudendosi nel classico black & white, simbolo del mistero e dell’eleganza serale. Anche gli accessori seguono questo percorso narrativo: dalle scarpette goffrate alle borse a tracolla che sembrano grandi collane di perle.
Il layering come dichiarazione di stile
Un raffinato gioco di stratificazione domina tutta la collezione. Non sono solo le gonne di tulle a catturare l’attenzione: i tailleur in tweed vengono completati da pantaloni ampi, mentre le camicie dégradé si fondono con il denim rilassato. I gilet impreziosiscono le bluse vittoriane e le gonne a portafoglio, mentre piumini e maglieria si combinano con pantaloni e maxi stivali.
Questa collezione Chanel FW25 segue il solco della tradizione, ma senza riuscire a proporre una visione veramente innovativa. Il risultato è un insieme di elementi raffinati e armoniosi, ma che confermano la necessità di una nuova guida creativa. E mentre la maison continua il suo viaggio tra fiocchi e perle, noi aspettiamo con impazienza l’arrivo di Matthieu Blazy.