Crafted World: La Visione di Jonathan Anderson in 636 Pagine
La moda è un’arte effimera, destinata a trasformarsi costantemente, ma alcuni momenti riescono a cristallizzarsi nel tempo. Crafted World: Jonathan Anderson’s LOEWE, in uscita nella primavera del 2025, è la celebrazione di un decennio di creatività, sperimentazione e artigianalità che ha ridefinito l’identità della storica Maison spagnola. Il libro, curato dallo stesso Jonathan Anderson insieme a Benjamin Bruno, raccoglie in 636 pagine i momenti più significativi della sua direzione creativa, dal 2013 al 2024, intrecciando moda, arte e cultura.
A segnare l’inizio e la fine di questo percorso, due immagini iconiche: la zucca di Anthea Hamilton sulla copertina e l’ultima sfilata primavera-estate 2025, dove Anderson, visibilmente commosso, ha salutato il pubblico consapevole della chiusura di un capitolo fondamentale della sua carriera. In questo volume, Loewe non è solo un marchio di moda, ma un’idea di bellezza plasmata attraverso la manualità, il design e la visione artistica.
Loewe secondo Anderson: un’arte che nasce dalle mani
«La moda può essere una forma di evasione, ma deve avere a che fare con la realtà» dichiarava Anderson in un’intervista. Il suo lavoro in Loewe è stato una continua ricerca della concretezza, del valore della materia e del gesto artigianale. I suoi quattro pilastri creativi – le sfilate, il Salone del Mobile di Milano, Miami Basel e il Craft Prize – sono stati gli strumenti con cui ha costruito la sua visione, basata su un processo lento e consapevole.
Il concetto di artigianato è sempre stato al centro della sua estetica. «Non mi interessa l’hype» affermava, «ma costruire su basi solide, esplorando la manualità in modi nuovi». Da qui nasce Crafted World, che non è solo un libro, ma una vera e propria capsula del tempo che rende eterno il suo percorso in Loewe, attraverso oggetti, immagini, incontri e momenti che hanno plasmato l’identità contemporanea del brand.
Il linguaggio visivo di Jonathan Anderson per Loewe
Dal suo primo show per il menswear primavera-estate 2015, passando per la prima collezione donna dello stesso anno, Anderson ha trasformato Loewe in un laboratorio di creatività in cui moda e arte si incontrano. Alcuni dei suoi momenti più iconici includono:
- I pantaloni trasparenti della primavera-estate 2016;
- Lo spettacolo di magia per la collezione uomo autunno-inverno 2018-2019;
- La lingerie usata come accessorio, non come intimo;
- Le calle giganti, gli abiti pixelati e i palloncini della primavera-estate 2023;
- Lo “show in scatola” spedito agli ospiti virtuali durante il lockdown;
- I bustier scultorei effetto metallo della primavera-estate 2022;
- Le piume sui volti dei modelli per la primavera-estate 2025;
- I capi “prato” della primavera-estate 2021;
- Le scenografie artistiche dell’ultima collezione autunno-inverno 2025-2026.
Ogni collezione ha contribuito a creare un’estetica inconfondibile: concettuale, ironica e sofisticata, ma sempre legata a una riflessione più ampia sulla moda come strumento culturale.
Dalla moda all’arte: un’eredità che va oltre le passerelle
L’eredità di Jonathan Anderson in Loewe non si esaurisce nei vestiti. Ha saputo creare un dialogo con l’arte e il design, collaborando con artisti e designer di fama internazionale. Ha dato vita al Craft Prize, un premio per giovani talenti dell’artigianato, e ha sviluppato una serie di progetti legati al Salone del Mobile di Milano e ad Art Basel Miami.
Le sue campagne pubblicitarie hanno coinvolto volti iconici come Maggie Smith, Josh O’Connor, Taylor Russell e Daniel Craig, mentre le sue creazioni hanno vestito star del calibro di Rihanna e Beyoncé. La sua passione per il cinema ha trovato espressione in collaborazioni con registi come Luca Guadagnino, dimostrando che la moda non è mai stata, per lui, un semplice esercizio estetico, ma un linguaggio capace di comunicare e connettere mondi diversi.
Crafted World: un libro, una mostra, un’eredità che continua
Oltre a essere un libro, Crafted World sarà anche una mostra, in programma a Tokyo nei prossimi mesi. La pubblicazione, curata con il contributo di Andrew Bonacina, Martin Latham, Xerxes Cook e Dean Kissick, avrà una prefazione firmata da Zadie Smith e includerà immagini di archivio, materiali inediti e una conversazione tra Anderson e lo stylist Benjamin Bruno.
«11 anni di lavoro racchiusi in un libro» ha scritto Anderson su Instagram. «Grazie a tutte le persone che hanno reso questi anni un sogno». Pur lasciando Loewe, il designer ha sempre rifiutato l’etichetta di semplice stilista: «Io curo» ha dichiarato ad Angelo Flaccavento, sottolineando come la sua visione abbia trasformato Loewe in un cultural brand.
Un capitolo che si chiude, una storia che continua
Jonathan Anderson ha lasciato un segno indelebile in Loewe, dimostrando che la moda può essere molto più di abiti e passerelle. Crafted World è il manifesto di questa filosofia: un viaggio nella bellezza, nell’artigianato e nella creatività, che continuerà a ispirare anche dopo la sua partenza.
«Si dice che tutte le cose belle debbano finire, ma io non sono d’accordo. Mentre il mio capitolo si chiude, la storia di Loewe continuerà per molti anni a venire, e io la guarderò con orgoglio». Con queste parole, Anderson saluta un’epoca, ma la sua eredità resta viva, destinata a non finire mai.