Skip to main content

Dal 20 al 27 marzo, la magia di Fiorucci torna a vivere a Milano con un’iniziativa che fonde passato e futuro, fisico e digitale. Un omaggio allo spirito visionario del brand, che riapre simbolicamente le porte del suo iconico negozio in Piazza San Babila attraverso un’esperienza immersiva e un’esclusiva capsule collection.

Un ritorno atteso dopo la mostra dedicata a Elio Fiorucci

La riapertura virtuale arriva a pochi giorni dalla chiusura della mostra “Elio Fiorucci” alla Triennale di Milano (terminata il 16 marzo), che ha celebrato la genialità e l’eredità creativa dello stilista scomparso nel 2015. Un appuntamento che ha riunito fashion lover di ogni età, attratti dal desiderio di scoprire — o riscoprire — l’universo caleidoscopico e inclusivo del brand.

Per molti, quella mostra è stata un tuffo nostalgico negli anni d’oro del negozio di San Babila, un luogo leggendario dove angeli, arcobaleni, pop art e denim coesistevano in perfetta armonia. Ora, grazie a un’idea innovativa firmata Fiorucci, quello spirito torna accessibile in chiave digitale.

Un pop-up virtuale e coloratissimo, accessibile via QR code

Basta scansionare un QR code in Piazza San Babila per accedere a un pop-up interattivo che catapulta l’utente nel cuore dell’universo Fiorucci. L’esperienza digitale si articola in tre stanze virtuali, ognuna con contenuti inediti, immagini d’archivio e atmosfere pop. Un mix esplosivo di colori, memoria, ironia e avanguardia, in perfetto stile Fiorucci.

«Siamo entusiasti di tornare a San Babila, un luogo cruciale nella storia di Fiorucci, e di farlo per l’apertura di un negozio digitale» – spiega Alessandro Pisani, CEO del brand. «Grazie alla collaborazione con LePub, celebriamo il lancio di una capsule in uno spazio digitale, offrendo un’esperienza immersiva e utopica che prende vita a San Babila, nel pieno spirito di Fiorucci».

La capsule collection in edizione limitata

Per celebrare l’evento, Fiorucci ha lanciato una capsule collection in edizione limitata, disponibile esclusivamente all’interno del pop-up virtuale. Una t-shirt, una felpa e un cappellino, in pieno stile Fiorucci, che uniscono nostalgia e contemporaneità, pensati per diventare oggetti da collezione.

Acquistabili solo accedendo allo store digitale, i pezzi della capsule rappresentano un ponte tangibile tra l’anima storica del brand e la sua visione proiettata verso il futuro.

Il negozio di San Babila: il primo concept store ante litteram

Inaugurato nel 1967, il negozio Fiorucci di San Babila fu concepito dall’artista Amalia Del Ponte e progettato dall’architetto Franco Marabelli. Un ambiente rivoluzionario, caratterizzato da vetrine senza quinte, colori accesi, materiali di recupero e un assortimento che spaziava dalla moda vintage londinese ai profumi, agli oggetti di design.

Il punto vendita non era solo un negozio: era un luogo di aggregazione, scoperta e sperimentazione culturale, tanto da essere spesso definito come il primo vero concept store della storia.

Nel 1983, ospitò persino Keith Haring, che dipinse le pareti dello store, rafforzando ancora di più il sodalizio tra arte e moda. Chiuse nel 2003, ma da allora è rimasto nell’immaginario collettivo come simbolo di libertà creativa e innovazione.

Ora, rivive in digitale fino al 27 marzo

Il pop-up virtuale rappresenta una nuova tappa nel percorso del brand: un’esperienza accessibile a tutti, gratuita e immersiva, che riporta in vita uno dei luoghi più iconici della moda italiana, in chiave 4.0.

Per chi ha amato Fiorucci, per chi vuole scoprirlo oggi, o semplicemente per chi cerca qualcosa di diverso e sorprendente nel cuore di Milano — l’appuntamento è fino al 27 marzo in Piazza San Babila.