Il savoir-faire italiano ha conquistato anche la città degli angeli. Raffinato e sofisticato il NoMad Los Angeles è il luogo ideale per trascorrere un soggiorno circondati dalla modernità di Downtown, immersi nel lusso ricercato.
Se state progettando un viaggio nella seconda città più popolosa degli States il periodo migliore per visitare L.A. è sicuramente tra marzo e maggio grazie alle temperature calde ma non asfissianti. Da segnare in programma le visite al Getty Museum, all’Osservatorio Griffith e a Venice Beach. E se per il soggiorno non volete rinunciare allo stile, allora il NoMad Los Angeles è proprio quello che fa per voi.
Lo stile neoclassico tipicamente italiano del Giannini Place (storica sede della Banca d’Italia) e l’allure contemporanea di Downtown si incontrano nel NoMad Los Angeles. Qui ogni singolo elemento è stato creato ad hoc per far si che il cliente potesse respirare un’atmosfera ricercata a 360° grazie al progettato dall’architetto e designer francese Jacques Garcia, nonché personale decoratore d’interni del Sultano del Brunei, o dall’expertise di Jono Pandolfi, noto ceramista che crea pezzi e utensili da tavolo personalizzati, unici, per ristoranti e alberghi.
Situato all’angolo tra la 7a e Olive Street nel centro di L.A, tra Hollywood e Santa Monica, il NoMad Los Angeles segue le orme dei fratelli newyorkesi del gruppo Sydell.
241 camere e un ristorante guidato da Daniel Humm e Will Guidara dell’ Eleven Madison Park di New York, uno tra i 50 migliori ristoranti al mondo, più una collezione fotografica dallo spirito vintage che arricchisce gli spazi rispecchiando il carattere culturale accuratamente improntato dalla proprietà.
Ogni stanza del NoMad Los Angeles è stata realizzata con arredi progettati su misura e opere d’arte originali, provenienti dai design studio di Parigi e New York. Gran parte dello stile neoclassico dell’edificio, come le colonne doriche, il soffitto a cassettoni dorato e i pavimenti in marmo, sono stati conservati e incorporati nel nuovo design. La volta originale che un tempo ospitava 12.000 cassette di sicurezza e una porta da 50 tonnellate, sono state mantenute intatte come anche i capitelli corinzi situati nella hall e nel ristorante.
Lo stile italiano si respira in ogni ambiente dell’hotel come anche nel Coffee Bar ispirato all’antico Florian di Venezia, oppure sul tetto che oltre ad ospitare una piscina da cui godere dell’incantevole skyline della metropoli è arricchito con opere d’arte e dettagli accattivanti tra cui una replica della scultura del “Parco dei Mostri”, il complesso monumentale risalente al 16 ° secolo e situato nel Lazio.