Sicure e veloci, capaci di dare forma a materiali nobili facendo rivivere antiche tradizioni artistiche e creando oggetti senza tempo, le mani degli artigiani delle manifatture italiane d’eccellenza incontrati dalla stilista toscana Elena Berton nel corso della sua carriera sono al centro del libro Le mani invisibili, realizzato con l’editrice tedesca Elisabeth Sandmann Verlag.
Composto da testi in italiano e inglese e da più di 200 immagini firmate da Marco Righes, Louisa Marie Summer e altri, Le mani invisibili rende omaggio al lavoro nascosto e silenzioso che mantiene viva l’antica arte dell’artigianato, accompagnando il lettore in un viaggio esclusivo dove creatività, tecnologia e passione s’incontrano. La scelta di spostare l’attenzione dal manufatto al making of e “rivisitare i molti sentieri che conducono dall’idea fino al prodotto finale, mettendo in luce il lavoro, la storia, i luoghi, le mani, il tempo, la pazienza e lo sforzo che fanno di un oggetto artigianale qualcosa di davvero unico” permette di conoscere o riscoprire tecniche che rimandano a epoche passate.
La conciatura delle pelli in bottai di rovere ha in Toscana origini antichissime, mentre la tecnica ancestrale dell’intreccio a mano alla quale Berton fa ricorso da molti anni per le sue borse riporta alla mente gli intrecci vegetali che venivano anticamente usati a protezione dei fiaschi e che sono visibili, per esempio, nei dipinti del Ghirlandaio che decorano la cappella Tornabuoni o i sofisticati decori a maglie larghe in oro che si possono scorgere sulle spalle di Elena da Toledo, moglie del granduca Cosimo, nel celebre ritratto del Bronzino conservato agli Uffizi. Le collane create con vetro veneziano, ognuna delle quali richiede dai 400 ai 1000 cristalli e dalle 4 alle 12 ore di lavorazione, attingono alla sapienza artigianale della Serenissima celebrata dalle corti europee attraverso i secoli.
Il volume è già stato premiato con il MGA Book Award e l’ICMA Award of Excellence nel 2015.