Non ama l’uomo troppo curato Fausto Puglisi. Al modello contemporaneo che impone giacca, cravatta e perfezione classica contrappone l’urban style. Questo il mood della sua prima collezione uomo che celebra gladiatori post moderni “very strong”, come ama definirli, presentata insieme alla Resort donna 2017. Dodici giocatori del Calcio Storico Fiorentino e sei detenuti del carcere di Sollicciano, nel corso di Pitti Uomo 90 hanno portato sulla passerella della stazione Leopolda di Firenze creazioni che strizzano l’occhio alla Roma Imperiale, tingendola di note gotiche. Classe 1976, siciliano ma espatriato giovanissimo negli Stati Uniti, la sua visione della moda riflette il contrasto e l’astrazione tra le origini italiane e la fascinazione per le diverse sfaccettature della cultura e contro cultura americana. Quello di Puglisi è un Super uomo, un mito che pare quasi invincibile ma nel quale convivono anche un poeta e un sognatore mediterraneo. Tante anime che si fondono dando vita ad abiti dall’alto contenuto sartoriale, con un tocco di massimalismo e dai molteplici contrasti stilistici.
T-shirt con la scritta Fausto o Royalty si sposano con jeans strappati, bomber di seta, giubbotti in pelle con applicazioni metalliche, cinture gaucho, stampe di statue, collane e sandali da centurioni al ginocchio. Look forti addolciti da stampe e patch floreali e da motivi dai colori del sole. Il classicismo, la scultura di epoca Imperiale, l’opulenza barocca, l’edonismo dei baccanali o della moderna Hollywood e la couture degli Anni ‘50 rappresentano continua fonte di ispirazione per Fausto Puglisi che anche in questo caso non si smentisce. Non manca nulla nella sua prima collezione menswear, naturale evoluzione di quel percorso artistico che grazie ad un talento fuori dalla norma gli ha consentito di bruciare molte tappe. Amatissimo dalle star internazionali e stimato da altri due siciliani doc, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, confeziona modelli mai banali, che generano impatti visivi estremi ed emozioni graffianti. Squarci di estetismo puro, dove classicismo e contemporaneità estrema si fondono in un equilibrio tanto precario quanto perfetto.