Patrizio Bertelli, AD del Gruppo Prada, parla del futuro della moda post Covid. Sarà fondamentale conservare e tramandare le tecniche artigianali che garantiscono la qualità.
Bertelli, ospite al talk “Discussioning the future” – il programma editoriale della piattaforma online di Milano Digital Fashion Week curata dal giornalista americano Alan Friedman – confida che il futuro della moda e del lusso dipende dal trasmettere alle nuove generazioni le tecniche artigianali.
Bertelli ha sottolineato l’importanza del saper fare italiano, spiegando come parte della missione di Prada Academy (l’innovativo hub fisico e virtuale in cui si condividono e sviluppano conoscenze, saperi, tecniche, e pratiche per accrescere i talenti e garantire la crescita futura dell’azienda), punti proprio a tramandare i fondamentali dell’artigianalità locale.
L’Amministratore Delegato ha spiegato che i giovani di oggi hanno una mentalità più aperta e hanno un atteggiamento diverso rispetto ai mestieri del settore.
«Essere un pellettiere, un calzolaio o un modellista non è più considerato un ruolo poco attraente, è una professione ed è molto interessante. I ragazzi vogliono tornare a imparare le lavorazioni tradizionali e per questo abbiamo fondato la nostra accademia, per insegnare a loro tutti i segreti del mestiere».
Durante l’intervista Patrizio Bertelli ha aggiunto che la sostenibilità ambientale e sociale è una priorità assoluta nelle strategie del gruppo.
«Il tema della sostenibilità è un qualcosa che riguarda l’umanità tutta», ha spiegato Bertelli, «e noi, nel nostro piccolo, abbiamo creato un tessuto che si chiama Re-Nylon completamente sostenibile, realizzato con Econyl, una fibra ricavata dagli scarti dei tappeti e di altri materiali riciclati. Si tratta di un piccolo segnale, ma indica come tutti noi dovremo imparare a riciclare bottiglie di plastica o carta per il nostro packaging. Ognuno di noi, nessuno escluso, deve fare lo sforzo di comportarsi in modo eco-sostenibile».
In merito alla situazione del mercato moda post-Covid, Bertelli ha evidenziato che:
«Sebbene sia stato un periodo di riflessione, non credo che cambieremo radicalmente le nostre abitudini. Dubito che i nostri consumi subiranno modifiche sostanziali, piuttosto credo che cambieranno gli strumenti che sceglieremo di usare. Le abitudini e le consuetudini resteranno le stesse, il modo in cui ne fruiremo no».
L’A.D. di Prada ha aggiunto che la crisi generata dalla pandemia ha spaventato una fetta di pubblico e che le classi medie si ritrovano oggi con una minore capacità di spesa.
«Le aziende che gravitano nel mondo del lusso italiano sono più protette rispetto a quelle che hanno una clientela di medio livello», ha detto. Definendo la situazione come «Un evento temporaneo. Una volta trovato il vaccino, ci sarà una ripartenza del turismo e questo darà una grande spinta all’economia». Bertelli ha poi concluso augurandosi che: «il tutto si risolva intorno alla metà del 2021».