Malta ritrova la sua Finestra Azzurra. L’arco naturale, crollato nel 2017, rivive nella struttura a specchio ideata da Svetozar Andreev.
Malta. Spesso ci troviamo a parlare dell’architettura come una minaccia per l’ecosistema, ma per fortuna non è sempre così. Ci sono casi in cui anche le creazioni dei designer più avveniristici si integrano armoniosamente al paesaggio. Oggi incontriamo addirittura casi in cui l’uomo arriva in provvidenziale soccorso di una natura che, sfinita dal tempo, cede le sue resistenze e crolla.
È quello che è drammaticamente accaduto a Malta, nei pressi di Gozo. Qui il mediterraneo riflette la luce del sole che piove dal cielo, ma può trasformarsi anche in un pericolo quando i venti ne agitano le onde. Così nel marzo 2017, in seguito a una forte tempesta, un arco naturale particolarmente esposto sulla costa è crollato in un attimo.
La Finestra Azzurra era un simbolo particolarmente riconosciuto e caro al territorio. In soccorso di questa irrimediabile perdita è arrivato Svetozar Andreev, che in collaborazione con Elena Britanishskaya ha ideato il progetto The heart of malta. Si tratta di un’architettura d’acciaio che si getta nel mare come un promontorio. Un insieme di volumi poligonali che giocano con le onde e rievocano la perduta Finestra fondendosi con il paesaggio circostante.
5000 metri quadrati disposti su cinque piani per uno spazio espositivo destinato a diventare nuovo punto di riferimento per l’isola. Un ponte di acciaio specchiato conduce all’interno della struttura, dove una rampa di scale porta a una suggestiva terrazza panoramica. Proprio qui sorgeva l’antico arco in pietra di Dwejra Bay.
«La vista della Dwejra Bay vuota mi ha ispirato a creare un monumento che non voleva semplicemente copiare il rilievo naturale della Finestra Azzurra, bensì creare un memoriale di ciò che è stato»
Svetozar Andreev