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R3UNITE incomincia la sua avventura. Nasce la start-up di luxury streetwear che pone l’attenzione su inclusività e sostenibilità.

Inclusività e sostenibilità sono le linee guida della moda del futuro. Un necessario upgrade in consapevolezza, fondamentale non solo per la fashion industry. Il sentimento è generalizzato e guarda al domani. Non è un caso allora che nascano interessanti start-up che condividono tale visione, come l’italiana R3UNITE. Il progetto unisce l’esperienza e l’amore per la moda e il tessile alla coscienza sociale tipica delle nuove generazioni. A fondarlo sono Emanuele Bianchi – con alle spalle una laurea in Economia alla Bocconi e una in management a Londra – insieme al fratello Francesco e all’amico Matteo Sommaruga.

Seasonless, genderless, minimal. I capi di R3UNITE vogliono scardinare ogni convenzione.

La nostra missione è creare abiti firmati di lusso che siano cool, sostenibili, fatti per durare e per essere amati per sempre. Usiamo la moda non solo come mezzo di espressione, ma come mezzo di cambiamento. Vogliamo lavorare per una società più giusta e un pianeta più pulito. In qualità di azienda profit for good, incanaliamo parte dei nostri profitti su progetti specifici incentrati sull’ambiente e sulle cause sociali a cui teniamo. Ogni collezione che rilasciamo è collegata a un progetto specifico. Riuniamo lo stile e il design di lusso con l’impegno sociale.

R3UNITE

Ogni lancio si lega così a un obiettivo sociale o ecologico. Per tutto il periodo di lancio una parte del ricavo viene indirizzata verso il progetto sociale legato al drop. Il primo lancio, appena partito, vede hoodies, t-shirt e bandane destinare parte del ricavo che realizzeranno verso due obiettivi. Il primo è la riforestazione di una zona montuosa dell’Etiopia, in partnership con l’organizzazione no profit Green Ethiopia. Il secondo per il recupero e smaltimento di plastica dispersa nel Mediterraneo, in collaborazione con la tech company australiana Seabin Project.