L’architetto della moda va in mostra a Torino. Un’esposizione di 200 gioielli e oggetti realizzati da Gianfranco Ferré per celebrare e ripercorrere le tappe del suo geniale universo creativo.
Si chiama “Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti”. Un progetto organizzato dall’omonima fondazione dello stilista/archietto in collaborazione con la Fondazione Torino Musei. Un percorso che affronta la passione per la creatività di Ferré verso l’ornamento di moda. Si tratta infatti di oggetti realizzati tra il 1980 ed il 2007, usati durante i defilé e utili al completamento delle collezioni. Esposti insieme ad una serie di abiti dove è la forma, unita alla materia, a dare un tocco determinante, richiamando oltretutto la sua personale propensione alla ricerca.
Ed è proprio il tema della ricerca ad essere centrale sia nell’esposizione sia nell’allestimento, curato per l’occasione da un altro architetto, cioè Franco Raggi. Lui, punta sul contrasto tra l’ambiente di pregio architettonico della Sala del Senato di Palazzo Madama che, dal 12 ottobre 2017 al 19 febbraio 2018 ospiterà appunto la retrospettiva, e le strutture in stile minimaliste in ferro e vetro. Tutto un impianto che restituisce gloria e beltà all’armonica bellezza dei gioielli disegnati da Ferré, i quali, sembrano volar via dalla penombra.
Per Gianfranco Ferré la parte dell’ornamento è sempre stata legata al compimento globale del suo prodotto moda. Un istinto naturale quello della creazione di accessori che lo rende famoso sin dall’ingresso in questa realtà, così come ha anche confermato la curatrice della mostra Francesca Alfano Miglietti: “Ferré costruisce una zona franca all’interno di un proprio mondo di riferimento, elaborando ogni oggetto sulla scia di un sistema di classificazione generale di concetti che diventano oggetti. E così pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski, e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, nel susseguirsi di un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, bracciali, monili. Per Ferré l’ornamento non è il figlio minore di un prezioso, ma un concetto di eternità che deve rappresentare l’immanenza del presente”.