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Cinque artisti affermati, cinque vite parallele e una collaborazione intensa con Tiffany & Co. collaborando con gli artisti artigiani della maison, senza mai influenzarsi, ma abbandonandosi al proprio stile attraverso l’utilizzo di nuovi materiali e lasciando che ogni ispirazione personale prenda il sopravvento.

Si va così dal vassoio di Harold Mendez, ispirato alle maschere mortuarie pre-colombiane, al porta-business card di Ajay Kurian, istoriato in modo da far intravedere la parola “Psycho“, fino al ciondolo puntinato in argento di Carrie Moyer, alla scatola con bassorilievi di Raúl de Nieves e alla brocca colorata di Shara Hughes.

Interlocutori creativi, artisti che si sono lasciati ispirare per una casa di gioielleria con una storia di spessore ed una grande identità, aperta a nuove interpretazioni e alle tendenze del momento. Un esperimento – quello in atto per l’occasione della settimana del design – che trasforma così in limited edition ogni frutto di tale sodalizio.

Un gioco delle parti che tacitamente si esalta nel risultato finale anche della prestigiosa vetrina della Biennale del Whitney Museum di New York, fino ad approdare a Milano nella cornice dei percorsi del Fuorisalone, nel negozio milanese di via Spiga 19/A e proseguire verso altre mete fino al 2021.

Un omaggio al talento, all’estro, ai geni e alla creatività nel mondo del design applicato all’alta gioielleria, certo, ma anche all’universo estetico di cinque grandi firme che hanno saputo combinare glamour ed espressione artistica contemporanea. Un progetto che valorizza la trait d’union tra Tiffany & Co. e quello dei personaggi coinvolti, per una special edition valorizzata da vetrine speciali.