Lo stile dandy non perde il suo smalto e tra i nomi del menswear, spicca Suket Dhir che per questa estate ha presentato una collezione introspettiva e all’insegna dell’artigianalità di nuova generazione.
Premiato con l’autorevole International Woolmark Prize 2016, trae ispirazione dai ricordi antichi di una giovinezza pura che rilegge la memoria del nonno con l’ombrello sotto il braccio, fino alle vacanze estive tra i frutteti di mango e le piantagioni di un’India molto diversa che si presenta oggi al turista, ma sempre ricca di suggestioni.
Dress-fit composti dalle linee pulite e senso del colore sono i tratti fondamentali di questo designer, che si è diplomato al National Institute Fashion Technology di Nuova Delhi. Del resto, l’India è uno di quei Paesi che stupiscono per il colore e per la tradizione, ma anche per l’estro creativo dei suoi talenti.
Poi, anche grazie all’International Woolmark Prize, il successo è arrivato con il giusto clamore anche grazie al supporto della moglie-manager in grado di gestire il marketing del marchio e l’animo mite di un indù.
Una sorta di outsider dandy del fashion system indiano, artefice di una moda sinonimo di artigianato raffinato e caratterizzato da una palette di colori intensi che ci portano subito a sognare i tramonti sensuali e accesi di Goa.
Dhir attua una sintesi armoniosa fra geometrie contemporanee, silhouette portabili e un gusto etereo, utilizzando tessuti ecologici di alta qualità come cotone, lino, bamboo, mussola, seta e lana, forme in apparenza classiche che nascondono un twist eccentrico e molto ricercato.