Il racconto di un grande “amore” è già una storia che avvince e rapisce perché ci parla di passioni, di destino, di emozioni e successo .Quando protagonista è l’arte gastronomica allora la grande storia d’amore può coinvolgere tutti. Esce in libreria il 30 novembre, proprio nel periodo in cui la cucina italiana dà il meglio di sé, ovvero le feste natalizie, il primo libro firmato dal più giovane chef pluristellato del ricco panorama italiano. “Classico contemporaneo” è l’autobiografia di Enrico Bartolini che ha eletto il terzo piano del MUDEC quale sede del ristorante che porta il suo nome, premiato con due stelle Michelin. Attraverso ricordi, ricette e consigli, lo chef racconta la sua esperienza e il suo percorso personale verso il successo.“L’esperienza è parte fondamentale del percorso”, scrive Enrico Bartolini nelle prime pagine del volume . “L’aver assaggiato, studiato, creato, sbagliato e corretto fa la nostra cultura. Ma è quello che assaggerò ad alimentare la mia curiosità.”
Nei suoi piatti, infatti, la tradizione si fonde con l’innovazione, la curiosità insaziabile, la ricerca, e un’incessante sperimentazione, dando vita a sapori nuovi e al tempo stesso carichi di ricordi, dal forte impatto emozionale.Trenta ricette raccolte nella seconda parte del libro,– avvicinano il grande pubblico all’arte culinaria di Bartolini, coinvolgendolo all’interno di un’esperienza gastronomica unica e completa; dalle prime creazioni cucinate agli albori della carriera, a quelle di “ultima generazione” come il celebre “Risotto alle rape rosse e salsa gorgonzola” (icon dish dello Chef) e i “Bottoni di olio e lime al sugo di cacciucco e polpo arrosto”. Dai bollori delle cucine al candore della tavola: perfezione, equilibrio ed eleganza sono le cifre stilistiche del giovane talento italiano, che vanta prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo.
Il volume, nelle migliori librerie dal 30 novembre, è dedicato a tutti i lettori amanti della grande cucina, delle storie di successo e dei libri da collezione, grazie al formato elegante e alle fotografie artistiche di Giò Martorana.