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La storia operosa e di respiro internazionale del marchio Forino Gloves:
tradizione e visionarietà. Il valore della lavorazione artigianale, tratto distintivo
dei guanti Made in Italy.

Capri. Sulla via che svetta sui due golfi dell’isola, da un lato la Marina grande, dall’altro la “Piccola”, emerge, tra le decine e decine di vetrine superstellate che s’incontrano nel passeggio a nord e a sud di Via Camerelle, quella di un negozio monomarca che declina e moltiplica un solo accessorio, il guanto in pelle.

Le variazioni sul tema sono infinite: dai modelli più classici a quelli vagamente retro, rigorosi o stravaganti, monocolore oppure ricamati con deliziosi motivi floreali. È Forino Gloves, l’unico flagship store di una piccola, grande azienda riconosciuta, amata e “acquistata” nel mondo che ha il suo opificio e quartier generale tra i vicoletti del Quartiere Miracoli, a Napoli.

Il prodotto e la sua comunicazione sono straordinariamente contemporanei. Ma
la storia è antica. Familiare. Ancora rigorosamente artigianale. “Mio padre Luigi aprì la sua bottega nel 1899. Era un maestro del taglio. Mia madre era una cucitrice. Così, dopo la Grande Guerra, nel quartiere sembrava non ci fosse altro da fare.

Per me, e per i miei fratelli, imparare l’arte di tagliare e cucire guanti è stato automatico, un atto naturale”. A parlare è Gennaro Forino, 85 anni all’anagrafe ma venti di meno a vederlo in azione, genius loci di un’azienda che oggi coinvolge i suoi quattro figli, Daniela, Roberto, Antonio e Luigi, ciascuno impegnato in un diverso settore operativo. Come dire: di fratelli in fratelli. “Il taglio è da sempre il nostro punto di forza – continua Gennaro – unito alla qualità della materia prima.

La nostra resta una piccola produzione artigianale, il che ci consente di poter scegliere in prima persona le pelli, ancora facendo riferimento alle concerie del territorio, tra le migliori al mondo. Abbiamo avuto i nostri momenti di difficoltà: la fabbrica fu distrutta durante un bombardamento, lo ricordo come fosse ieri. Mio padre decise di vendere. Ma fare guanti era il nostro mestiere, era il leit-motiv familiare. Pian piano abbiamo ripreso l’attività e l’azienda è rinata. Più bella di prima”.

Come si evince anche dal sito ufficiale, il catalogo guanti Forino è una miniera di diversità: quattro linee donna e quattro uomo, distinte in “classic”, “touch”, “trend” e “sport”, e, all’interno di ciascuna, decine e decine di modelli (occhio ai “consigli di stile”) che sono una vera meraviglia per gli occhi. “Per ogni collezione ci divertiamo a creare modelli sempre nuovi – confessa Daniela, responsabile marketing dell’azienda – Da un lato, intercettiamo e anticipiamo le nuove tendenze, dall’altro recuperiamo nostri modelli di 30 o 40 anni fa, che tornano incredibilmente attuali. La produzione dei nostri classici, poi, ovviamente non smette mai”.

L’apertura al mercato internazionale è stata proprio un’idea di Daniela: “Abbiamo sempre avuto una clientela estera, di passaggio a Napoli o in Italia. Perciò a un certo punto mi sono detta: perché non andargli incontro, perché non uscire dai confini nazionali? Così abbiamo deciso di essere presenti nelle più importanti fiere mondiali, in Russia, in Giappone, di recente anche in Cina. Il riscontro è stato immediato”.

La bellezza del guanto in pelle, la straordinaria qualità della manifattura e il design innovativo contraddistinguono il marchio di fabbrica di Forino Gloves 1899. Eleganza, raffinatezza ma anche essenzialità, praticità: elementi che, uniti alla cura dei particolari e alla scelta delle materie prime (seta o cachemire per le fodere interne, cincilla o orylag per i rivestimenti esterni), esaltano il prodotto posizionandolo tra i marchi di guanti più richiesti e apprezzati in Giappone, Russia, nei Paesi dell’Est, oltre che in Italia, Germania, Francia, Inghilterra. Proprio da Londra è arrivata, qualche anno fa, una commissione importante: quella della Regina Elisabetta per un paio di guanti sei pollici, neri e al gomito.

Per non parlare del cinema: i lunghi guanti bianchi 12 pollici indossati da Kate Winslet in “Titanic” erano naturalmente Forino, così come quelli di Mel Gibson in “BraveHeart”. “Ma restiamo con i piedi a terra, saldamente ancorati alle nostre radici – conferma Roberto, abile tagliatore come il papà, gli zii, il nonno fondatore – “La nostra azienda prosegue nel solco della tradizione napoletana della lavorazione dei guanti in vera pelle in cui le sapienti tecniche artigianali e lo spiccato gusto per la bellezza si trasmettono di generazione in generazione. Restiamo qui, inerpicati al culmine della Salita Sant’Elia, a due passi dalla Sanità, in quello che una volta era il distretto dei guantai. Uniamo competenze, professionalità e fantasia degli abili artigiani locali con l’innovazione produttiva, con una
vasta gamma di circa 200 modelli originali, uomo-donna, eleganti, sportivi.

E, adesso, anche hi-tech”. Richiestissimo è infatti il nuovo modello “Touch Screen”, realizzato con una speciale concia che addiziona grafite alla pelle e che consente di utilizzare tutti i dispositivi a schermo senza sfilarsi il guanto Alla base di questa tipologia di guanti c’è la cosiddetta tecnologia capacitiva. Sotto il pannello dello schermo sono presenti dei sensori che formano una griglia, dove all’interno si muovono degli elettroni attraverso un flusso costante.

Tale flusso si modifica ogni qualvolta che il dito – che possiede capacità elettrica – viene a contatto con lo schermo. Le punte dei guanti capacitivi sono a loro volta formati da materiali che facilitano la conduzione di energia elettrica, come ad esempio il filo d’argento.
“Realizzare un guanto è come creare una scultura. La qualità dei marmi e l’abilità dello scultore possono rendere una semplice scultura un’opera d’arte. Così per il guanto diventano fondamentali la scelta delle materie prime e le tecniche di lavorazione”. La scelta delle pelli è la fase preliminare importantissima per la corretta realizzazione di tutto il ciclo produttivo. “Le pelli grezze vengono analizzate a mano dai nostri mastri artigiani. Si scartano le pelli con difetti naturali, si dividono per spessore, il base al quale vengono destinate alla collezione uomo o donna, ad una tinta piuttosto che ad un’altra.
Le pelli vengono poi raffinate, sgrezzate e tinte prima di procedere con il taglio, che resta il nostro fiore all’occhiello”.
Tra i progetti in cantiere, l’apertura di uno store a Milano. La nuova collezione 2020 si presenta ricca di motivi floreali, con modelli a tratti sorprendenti che utilizzano anche pelli già serigrafate o motivi di gran moda come il pied de poule. Ma i Forino possono realizzare guanti anche su ordinazione, assecondando la creatività di ciascuno.
“Il nostro concetto di Made in Italy è narrazione, sapienza artigianale, trasformazione delle materie prime, competenza, innovazione, design,creatività, alta moda. Per noi fratelli Forino il guanto è amore. È vita”.