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Il Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi non resterà chiuso e il Leone d’oro vedrà il suo vincitore anche quest’anno.

La manifestazione  fra le più prestigiose al mondo ( dopo l’Oscar), si terrà a inizio Settembre lanciando un  segnale di forza  e rinascita per l’industria cinematografica.

Se Cannes ha dovuto piegarsi di fronte alla incalzante pandemia, e altre occasioni importanti come i David di Donatello, hanno subito edizioni molto diverse e limitate, arriva la rincuorante notizia che a settembre il festival del cinema di Venezia si farà, e con il ritorno di questo appuntamento coinvolgente, torneranno  le emozioni del grande schermo .

L’ ok al festival  è stato  confermato sia dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che dal governatore del Veneto, Luca Zaia.

L’appuntamento storico si rinnoverà, all’Isola del Lido dal 2 a 12 settembre 2020.

Non sarà forse un ‘edizione scintillante, ci saranno sale ridotte, misure di sicurezza, igienizzazioni post proiezioni, prime on line e video conferenze; meno repliche e meno film, conferenze stampa via chat e  tutta la tecnologia per sopperire alla mancanza di stampa estera. Ma ci sarà.

Ci sarà il red carpet, ci saranno gli ospiti,( molto probabilmente molti più italiani ed europei per la maggioranza), e sarà di nuovo cinema e la magia di essere coprotagonisti di vite diverse, emozionarsi, e ritrovarsi coinvolti in storie che diventano ispirazione perché raccontate  come solo i bei film e i buoni libri possono fare.

Un’edizione di passaggio, forse ibrida, un numero zero di un nuovo modo di intendere il festival in presenza di limiti, e sarà sicuramente un’edizione molto italiana  dove i nostri registi e attori saranno naturalmente, per facilità logistica, più presenti degli stranieri.

Ma il talento e la bellezza estera sarà comunque protagonista:

Cate Blanchett sarà infatti il presidente di giuria del Festival di Venezia 2020. L‘attrice australiana, ambasciatrice e volto diella fragranza SI Armani Beauty  (main sponsor beauty della mostra)  e due volte premiata con l’Oscar (Blu Jasmine e The Aviator) , entusiasta per la proposta nell’accettare il ruolo come presidente di giuria ha dichiarato :

“Ogni anno attendo il Festival  di Venezia e ogni anno essa risulta sorprendente e notevole. Venezia è uno dei festival di cinema più suggestivi al mondo – una celebrazione di quel mezzo provocatorio e stimolante che è il cinema in tutte le sue forme. E’ un privilegio e un piacere essere quest’anno presidente di giuria”

Alberto Barbera direttore del festival ha dichiarato a sua volta : “Cate Blanchett non è soltanto un’icona del cinema contemporaneo, corteggiata dai più grandi registi dell’ultimo ventennio e adorata anche dagli spettatori. Il suo impegno in ambito artistico, umanitario e a sostegno dell’ambiente, oltre che in difesa dell’emancipazione femminile in un’industria del cinema che deve ancora confrontarsi pienamente con i pregiudizi maschilisti, ne fanno una figura di riferimento per l’intera società. Il suo immenso talento d’attrice, unitamente a un’intelligenza unica e alla sincera passione per il cinema, sono le doti ideali per un presidente di giuria”.

Il messaggio di Cate Blanchett che ispira forza

Ma il messaggio più bello da lei pronunciato parlando lo scorso anno della sua carriera e che ricordiamo perché perfetto stimolo per ogni rinascita è questo:  “Quando hai la mia età  (50 anni lo scorso maggio, ) e hai avuto un po’ di premi, che non vuol dire averli meritati, in realtà quello che ti rende indomita sono i fallimenti. E io ne ho avuti tanti sia dal punto di vista professionale che personale. Si impara poco dal successo e, dopo tanto tempo sotto l’occhio del pubblico, ho capito che la sfida deve essere quella di sviluppare una pelle dura esterna e rimanere sensibile all’interno, diventare coraggiosi e senza paura ma rimanere vivi”.