Situata sulla sommità del ghiacciaio Hochjochferner in Alto Adige, l’ultima opera dell’artista Olafur Eliasson invita i visitatori a prendere coscienza dei cambiamenti climatici causati dall’uomo.
L’installazione è progettata per assomigliare a una versione su grande scala e walk-in di una sfera armillare. Ovvero un antico modello dell’universo, dove gli anelli di ottone a incastro sono disposti in un globo per rappresentare il movimento dei diversi corpi celesti intorno alla Terra.
In questo caso, gli anelli sono realizzati in acciaio e vetro colorato blu, disposti attorno a una piattaforma di osservazione circolare. Chi si trova al centro della piattaforma può individuare la linea dell’orizzonte e le direzioni cardinali, oltre a seguire il movimento del sole nel corso della giornata.
Chiamato Our Glacial Perspectives, il padiglione intende trasformare il riscaldamento globale da un concetto astratto a qualcosa di tangibile e immediato.
“La posizione mette il visitatore in contatto con un ghiacciaio che è direttamente minacciato dal cambiamento climatico”
Sebastian Behmann, capo del dipartimento di design dello Studio Olafur Eliasson
Infatti dal 1850 i ghiacciai alpini hanno perso il 40% della loro superficie e metà del loro volume.
La loro capacità di riflettere la luce solare nello spazio si è ridotta, accelerando ulteriormente il riscaldamento. Di conseguenza, le temperature nelle Alpi si sono alzate di 2 gradi Celsius nell’ultimo secolo, mentre quelle globali sono aumentate solo di 1.
Per porre l’attenzione su tale catastrofe silenziosa, il sentiero di 410 metri che porta all’installazione lungo la cresta frastagliata del ghiacciaio è intervallato da nove archi metallici. Cinque di questi sono bianchi e rappresentano le cinque ere glaciali nella storia della Terra, mentre i quattro neri delimitano i periodi intermedi.
La distanza alla quale sono posizionati corrisponde all’incirca alla durata effettiva delle diverse ere glaciali. Una sorta di linea temporale del pianeta e del ghiaccio, elemento essenziale per raffreddarlo e renderlo così abitabile per l’uomo.
Il padiglione è progettato quindi per offrire ai visitatori la possibilità di considerare il pianeta e le azioni dell’umanità a confronto con il più ampio contesto dell’universo.