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Il Brooklyn Museum di New York mette in scena un’imponente esposizione presentata da Dior per celebrare uno degli artisti più acclamati dell’arte figurativa: Brian Donnelly in arte KAWS.

Donnelly, classe 1974, nato a Jersey City (USA), è il geniale artista che ha contribuito a rivoluzionare la scena contemporanea e la street art. Da sempre appassionato di illustrazione, si diploma nel 1996 alla School of Visual Art di Manhattan. La sua opera più famosa e che gli ha garantito una riconoscibilità assoluta è Companion, il Topolino di ispirazione disneyana ma reinterpretato con la testa a forma di teschio e gli occhi sbarrati da due croci. Altra sua opera fondamentale è BFF, cioè la personale rivisitazione del personaggio Muppet. Tra le sue eccentriche esposizioni c’è Holiday, un gonfiabile di 37 metri posizionato disteso nel porto di Victoria Harbour, ad Hong Kong, esposta poi a Taipei, nel lago Seokchon di Seoul e a Doha, capitale del Qatar. Il personaggio in Holiday sembra quasi invitare i passanti a concedersi un attimo di pausa con lui.

La sua arte ha fatto da ponte per oltre venticinque anni tra differenti mondi creando un dialogo diretto tra arte, cultura popolare e commercio. Fino al 5 settembre 2021 il Brooklyn Museum ne esalta l’essenza con l’esposizione KAWS: What Party.

Una visione che l’esposizione “KAWS: What Party” – curata da Eugenie Tsai, John e Barbara Vogelstein Senior Curator Contemporary Art al Brooklyn Museum – indaga attraverso oltre cento opere dell’artista di Brooklyn classe 1974.

Graffiti, taccuini inediti o raramente visibili, sculture, dipinti, piccoli oggetti da collezione, mobili, si affiancano alle monumentali installazioni di Companion, le sue acclamate figure dagli occhi a croce. 

Una pratica artistica capace di traslare differenti universi – l’estetica e il trascendente, il mercificato e l’inestimabile – evidenziando con forza le emozioni interiori come l’amore, l’amicizia, l’alienazione, la solitudine. Emozioni che portano a esplorare la nostra assidua relazione con gli oggetti, svelate attraverso un viaggio sorprendente tra le opere più conosciute e le nuove pièces realizzate esclusivamente per la kermesse newyorkese. In un’inaspettata mise en scène, i nuovi lavori in realtà aumentata creati da KAWS in collaborazione con la piattaforma d’arte digitale Acute Art – diretta dal curatore svedese Daniel Birnbaum – invitano il visitatore a interagire virtualmente con le sculture. Immergendosi nel mondo creativo di KAWS.  La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, co-pubblicato con Phaidon Press.