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Lutto nel mondo dell’arte. Giovanni Gastel ci lascia a 65 anni per complicanze causate dal Covid. Addio al grande maestro della fotografia dall’animo rock.

Giovanni Gastel

Giovanni Gastel by Stefano Guindani

Ci raccontava della luce che vedeva negli occhi di chi era davanti al suo obiettivo, ma noi la vedevamo in lui, nei suoi di occhi, nel suo essere, mentre il grande fotografo, questa estate, al MAXXI di Roma, ci parlava della grande esposizione The People I Like. A distanza di pochi mesi Giovanni Gastel, stimato e apprezzato a livello internazionale, ci lascia per complicanze causate dall’infezione da Covid-19. Il maestro era ricoverato da giorni nella sua amata Milano, città in cui era nato il 27 dicembre del 1955.

Quel giorno al MAXXI è stato gentile, simpatico come solo lui sapeva fare. Scherzava con i giornalisti e allo stesso tempo raccontava profondamente la sua arte e tutti i ritratti delle persone che ha incontrato e che hanno lasciato un segno dentro di lui. Particolari che Gastel ha reso immortali con i suoi scatti.

«Fotografare è una necessità e non un lavoro. Rendere eterno un “incontro” tra due anime, mi incanta e mi fa sentire parte di un tutto. Da queste foto, a volte, escono delle emozioni inattese, di grande profondità. Il mio lavoro è  cristallizzare queste emozioni, trasformarle in opera, renderle icone.

Più emozioni arrivano, più sono felice di bloccarle per l’eternità, anche per lasciarle contemplare alle persone stesse che le tirano fuori e le vedono davanti a loro. Ogni volta che stampo una fotografia e la do ai soggetti ritratti, piangono tutti e allora gli dico: la guardi di nuovo, non è poi così brutta». Ci aveva confidato a Roma.

Un percorso iniziato da giovanissimo, ha venduto la sua prima fotografia a 17 anni. Ultimo di 7 figli e nipote del celebre Luchino Visconti, dopo una lunga gavetta, negli anni Ottanta comincia a collaborare con le più importanti riviste di moda. Firmando poi campagne per i brand più importanti come Versace, Missoni, Trussardi, Krizia, Ferragamo, Dior.

Nel 1997 la prima grande mostra curata dal celebre Germano Celant. Alla fine degli Novanta la svolta. Gastel dedica il suo interesse maggiore verso la fotografia artistica per scoprire poi la sconfinata passione per la ritrattistica in bianco e nero. La sua firma era proprio nella luce, la stessa che tirava fuori da tutti i personaggi che si trovava davanti. Come mostrato in The People I Like, Giovanni Gastel ha immortalato i protagonisti della cultura contemporanea da Barack Obama a Monica Bellucci, da Chiara Ferragni a Luciana Litizzetto e Bebe Vio...

Il mondo dell’arte dice addio a uno dei suoi più grandi interpreti.