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L’artista francese esplora l’universo floreale rendendo omaggio ai petali grafici delle iconiche creazioni Frivole in una serie di corti ideati per la Maison.

“La natura si risveglia, un vento fresco soffia tra i fiori in perenne  fioritura. Anche le foglie indossano i loro colori più belli. Una luce primaverile e uno svolazzare di farfalle svelano tesori nascosti… La natura è vitale, vivace, talvolta persino magica”. Afferma Alexandre Benjamin Navet.

L’artista – vincitore del Grand Prix Design Parade Toulon Van Cleef & Arpels nel 2017 – esperto di illustrazione, design e architettura ha un approccio multidisciplinare. Utilizza tecniche differenti: il pastello a olio – il suo mezzo preferito –, la matita o l’acquerello giapponese. In questo modo ha realizzato la sua speciale collaborazione con il marchio dell’alta gioielleria…

Le vetrine delle boutique Van Cleef & Arpels accolgono la primavera con un lussureggiante decoro appositamente ideato dall’artista Alexandre Benjamin Navet.

Il giovane talento interpreta un tema caro alla Maison, associandolo a un motivo ricorrente del suo lavoro: i vasi. Gambi e petali ritagliati quindi assemblati in composizioni colorate sembrano così spuntare da sculture curvilinee su cui sono posati i gioielli. Realizzato a matita da Alexandre Benjamin Navet nel suo atelier di Parigi, il progetto originale riflette l’attaccamento dell’artista alla spontaneità del tratto e all’uso del colore vivo e luminoso.

Come se la natura avesse invaso lo spazio durante la notte, grandi fiori e rigogliosi bouquet sbocciano sulle facciate fino ad appropriarsi degli spazi interni.

A Milano l’esperienza immersiva fino all’11 giugno 2021.

La boutique Van Cleef & Arpels di via Montenapoleone accoglie un decoro floreale espressamente ideato da Alexandre Benjamin Navet.

“Una boutique di Alta Gioielleria è un luogo piacevole, al suo interno ci si sente al sicuro, ma al tempo stesso è alquanto solenne, mette soggezione. Per me si è trattato del luogo ideale in cui realizzare questo tipo di progetto inaspettato.

La sorpresa crea emozione, gioia e anche tutto ciò evoca la primavera! I decori in situ s’iscrivono nella continuità delle vetrine, ma su scala differente. Si oltrepassa la dimensione del gioiello per passare a quella dell’architettura d’interni, si passa dalla dimensione della mano a quella del corpo. Non potevo realizzare la stessa cosa poiché il percorso si effettua in modo differente. In una vetrina si vedono i dettagli: i pistilli dei fiori, i contorni ritagliati in modo netto, i gambi di vari colori. In architettura mi concentro più sulla realizzazione di pannelli per pareti o archi. L’uso del pastello dona una tale vibrazione al colore da dare l’impressione che i disegni siano stati realizzati in loco. L’idea è dunque di creare degli elementi dominanti abbinati a dettagli che si adattino alla boutique: tappeti, cuscini ricamati o decori da biblioteca. Tengo molto ad instaurare un dialogo artistico con il luogo”. Commenta Alexandre Benjamin Navet.