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Come nell’automotive, anche in campo nautico si iniziano a vedere approcci concreti alla nautica green, con superyacht costruiti per essere più rispettosi dell’ambiente. Il Benetti Luminosity (107,6 m di lunghezza e 17 m di larghezza) è il più grande ibrido realizzato nel mondo degli yacht da diporto, unendo l’adozione degli Azipod  con motori diesel/elettrici e batterie. Lo stile è il risultato di una collaborazione tra Zaniz Jakubowski, Andrew Langton e Giorgio M. Cassetta. Il nuovo yacht mostra oltre 800 mq di vetro, dando la sensazione di essere sospeso sul mare.

Al pari dell’automotive – e con le dovute proporzioni – è evidente che la nautica a motore abbia iniziato un percorso che prevede l’abbandono prima possibile delle motorizzazioni esclusivamente termiche. Una spinta viene data anche dalle normative anti inquinamento, via via sempre più restrittive in termini di emissioni nocive, specie per quel riguarda la navigazione in specchi d’acqua circoscritti e di valore naturalistico: le aree marine protette e in taluni laghi, soprattutto, dove l’utilizzo dei motori termici è totalmente bandito.

Il Benetti Luminosity (con i suoi 107,6 metri di lunghezza e 17 di larghezza) è illuminante sulla tendenza visto che  rappresenta il più grande ibrido realizzato nel mondo del pleasure yacht, combinando l’adozione degli Azipod (sistema che integra in un solo contenitore un propulsore elettrico, l’elica e il timone, rendendoli in più ruotanti di 180°) con motori diesel/elettrici e batterie. Lo stile e il concept degli esterni sono il risultato di una collaborazione fra Zaniz Jakubowski (che ha curato in proprio tutti gli interni), Andrew Langton e Giorgio M. Cassetta. Il risultato è stato orgogliosamente definito dal cantiere Benetti “un palazzo di vetro in movimento sull’acqua”: un’immagine ardita ma non troppo distante dalla realtà. Il nuovo gigayacht è infatti avvolto da oltre 800 mq di vetrate che circondano il main deck. E le finestrature, alte tre metri, sono completamente ininterrotte dalla struttura, dando la sensazione che la barca sia sospesa sul mare.  Sei ponti, 12 suite per 27 persone (più gli alloggi per 37 membri dell’equipaggio), una piscina di 30 metri quadri, una Jacuzzi, una spa, una palestra e un centro benessere sono gli elementi caratterizzanti. Mettendo da parte una pista di decollo/atterraggio per elicotteri, opere d’arte sparse qua e là, tre maxi tender di 40 piedi, una barca a vela di 7 metri e mezzo, una Rolls Royce e due motociclette piazzate in garage. Obiettivamente, annoiarsi su Luminosity – anche e soprattutto da ospiti – è molto, molto difficile.