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La prima campagna Moncler Parfums ci trasporta in un’esperienza sensoriale straordinaria in ottica cinematografica, invitando a esplorare il punto più meridionale del continente sudamericano, alle porte dell’Antartide, alla scoperta delle fragranze Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme.Diretto da Terence Neale e interpretato dall’attore americano Karl Glusman insieme alla modella cinese Mao Xiaoxing, il cortometraggio segue un gruppo di esploratori impegnati in un’escursione epica alla ricerca dei flaconi-borraccia di Moncler, accompagnati da una guida alata che li conduce verso un portale misterioso.Gli esploratori avanzano a piedi affrontando gli elementi della natura in una dimostrazione eroica diforza e determinazione, attraversando montagne innevate e giungendo fino a una grotta scintillante di ghiaccio e stalattiti.

L’ambientazione reale della prima campagna Moncler Parfums rappresenta un passo senza precedenti nel mondo del lusso e delle fragranze, considerando che il cast si muove attraverso lo splendore vivo e incontrollato di uno dei territori più inaccessibili del pianeta, con l’intervento della tecnologia CGI nella creazione di un’esperienza ibrida di iper-realtà. Pervasa da un’immaginazione potente e travolgente, la prospettiva cinematografia di Neale mette in discussione i confini della percezione umana, attingendo dagli elementi della nostra conoscenza condivisa per trasmettere al flacone un valore talismanico ed evocare la relazione tra l’uomo e il profumo attraverso le metafore e i gesti sensoriali. Lungo tutto il film, ambientato tra i panorami mozzafiato della regione subpolare, Karl Glusman, Mao Xioaxing e i loro compagni di avventura scorgono il riflesso del paesaggio circostante sulla superficie delle loro tute argentate Moncler, progettate per affrontare le diverse stagioni in un dualismo distintivo tra il calore avvolgente e la freschezza alpina che definisce entrambe le fragranze.

“Mi sono sentito protetto, come un’esploratore che entra nel futuro risplendendo nel bianco della neve”, prosegue Mao Xiaoxing riferendosi alle giacche MONCLER realizzate in esclusiva per lacampagna. “Quando indossavamo i nostri piumini cromati ci sembrava di essere su un altropianeta”,conclude Karl Glusman.

Come uno spirito argenteo ed etereo, l’oracolo, rappresentato da una maestosa aquila delle nevi, guida il gruppo oltre la grotta, in una radura esterna dominata da una colonna monolitica di ghiaccio. Passando al comando della spedizione, Karl Glusman si avvicina alla superficie cristallina e sblocca l’immenso potere della montagna con il palmo della mano. “Sentivo che i miei sensi stavano bruciando come il fuoco”, commenta l’attore. “I miei occhi non riuscivano a credere alla bellezza ultraterrena di questo paesaggio drammatico, in cui mi sono lasciato andare al suono del vento sulla neve e sui picchidel ghiacciaio”. Il suo gesto audace simboleggia un viaggio libero attraverso il tempo e lo spazio,trasportandoci in un autentico momento di “genesi”, che precede l’attimo in cui il flacone-borraccia diMoncler si materializza sotto il ghiaccio.

“E’ un posto davvero magico”, aggiunge Glusman. “Le falesie di ghiaccio erano trasparenti come il vetroe si potevano intravedere fossili e formazioni di bollecristallizzate nel ghiaccio”.Quando il ghiaccio si scioglie, il flacone appare in primo piano con la distintiva finitura argentoscanalata, ricreata anche sul tappo per evocare il legame originario di Moncler con la montagna e latrapuntatura iconica dei suoi piumini. Mentre la borraccia specchiata brilla alla luce del sole, MaoXiaoxing si gira per scrutare la grandiosità del paesaggio scavato in una valle di flaconi. L’obiettivo spazia dalla ricchezza dello scenario naturale alla forma amplificata del flacone, fino ad allargarsi su una distesa di gioielli specchiati che si estende in lontananza.”E’ stato un viaggio di esplorazione nell’ignoto”, dichiara Mao Xiaoxing. “Come esseri umani proviamo un senso innato di paura, eppure siamo così attirati dall’ignoto che in qualche modo siamo sempre pronti ad accettare la sfida. Penso che non sia possibile percepire la luce nell’oscurità e la bellezza nel pericolo finché non si cammina davvero lungo il bordo di un ghiacciaio”.

Situato nei pressi di Ushuaia, nell’antico arcipelago della Terra del Fuoco in Argentina, il paesaggiorivela la bellezza incontaminata di Madre Natura, in una collisione continua con la tecnologia moderna. Le montagne sono protagoniste di uno scenario mozzafiato, in una regione ricca di contrasti disuperfici e colori, estremi e al tempo stesso poetici, dal bianco abbagliante della neve alle trame ricchee scure della tundra. “Sul ghiacciaio mi sono sentito totalmente vivo”, conclude Karl Glusman. “A volte devi uscire dalla tua comfort zone per sentire quella sensazione speciale”