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L’incontro con Violette, da due anni Direttore Creativo di Guerlain, avviene a Milano nella Private Lounge della maison. Tuta cargo, gioielli oro, pelle nuda e sugli occhi ombretto lilla e eyeliner blu intenso che si ispira al colore del denim. Non a caso la collezione a cui appartengono si chiama Floral Denim Collection ed è frutto di una collaborazione con la pittrice Laura Gulshani ai cui lavori si sono ispirati i preziosi ricami del denim, il fil rouge che contraddistingue gli astucci di questa edizione limitata.

Come artista, che rapporto ha con il colore?

“Il colore è la mia ossessione. I colori emettono delle vibrazioni che vanno oltre l’essere piacevoli allo sguardo. Mi piace che siano un metodo accessibile per innescare una scintilla, un’emozione che scatena una forte reazione. Il colore è il mio linguaggio e natura, arte, moda intesa come materiali e tessuti e non come tendenze  e i libri sono le mie principali fonti di ispirazione”.

Che rapporto ha con il denim?

“Penso sia la base del guardaroba, un materiale camaleontico che può essere abbinato a qualsiasi capo per creare look fancy o sofisticati. Mi piace indossarlo con blazer maschili e rossetto rosso: un look sempre fresco ed equilibrato. Bilanciare gli elementi del look è importante, come nel makeup. Il nuovo fondotinta Terracotta Le Teint è il denim del make-up: una base neutra e leggera che ti permette di osare un trucco bold sugli occhi”.

Secondo lei qual è il punto di forza di Terracotta, che è un successo da quasi 40 anni?

“La formula è eccezionale. Quando sono entrata in Guerlain, la prima cosa che ho fatto è visionare e provare ogni singolo prodotto per avere una visione globale del brand e capire quali formule funzionavano e quali dovevano essere cambiate. Appena provato Terracotta ho capito che era già perfetto: contiene la giusta quantità di pigmento e ha un punto preciso di colore che dà quell’effetto sun-kissed”.

Guerlain è una Maison con una storia lunga e un ricco archivio: qual è stata la sfida, se c’è stata, nel riuscire a portare quell’heritage nel futuro?

“Quando si tratta di voler cambiare dei prodotti iconici per renderli più innovativi è sempre difficile, ma ci sono dei cambiamenti che ritengo necessari fare e non è per una questione di ego, che non porto mai sul lavoro. La Maison Guerlain non gira intorno a me, ma mi fido del mio istinto quando qualcosa non mi piace e so che siamo in grado di migliorarlo: il percorso creativo è la sfida che trovo più stimolante. Ho lavorato con chi mi circonda per arrivare a risultati inaspettati”.

La nuova immagine di Guerlain strizza l’occhio alle nuove generazioni che però sono abituate a vedere questi prodotti nelle mani di mamme e nonne e probabilmente preferiscono intraprendere strade diverse. Come pensa di conquistarle?

“Come si fa con gli uomini, non rincorrendole. Guerlain mi ha presa per iniziare un nuovo percorso, ma non voglio focalizzarmi sull’aspetto strategico del mio ruolo qui, anche se inevitabilmente quello che faccio e che farò sarà un catalizzatore naturale per queste generazioni che sono affascinate dalla storia del brand più che dalla nuova immagine”.

Cosa mi dice del nuovo Terracotta Le Teint?

“Questa è stata una vera sfida, ma Le Teint è stato creato per chi come me non ama i fondotinta. Ha una texture leggera e una volta steso uno strato sottile sulla pelle ne lascia intravedere la naturale bellezza”.

A CURA DI LUISA MICALETTI