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Il romanzo Frankenstein di Mary Shelley, pubblicato nel 1818, è una delle opere più iconiche della letteratura gotica. La storia del giovane scienziato che crea un essere mostruoso ha ispirato innumerevoli adattamenti cinematografici, teatrali e televisivi. Il nuovo film di Yorgos Lanthimos, Povere creature!, è un’originale rivisitazione del classico di Shelley con un’acuta riflessione sulla natura dell’identità e del genere. L’evoluzione interiore della protagonista, una figura molto complessa e altrettanto affascinante che sfida le convenzioni sociali, è un viaggio emozionante che porta lo spettatore a riflettere sul significato dell’essere umano. Ispirata all’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray e diretto dal geniale regista Yorgos Lanthimos (noto per capolavori come “La Favorita” e “Il Sacrificio del Cervo Sacro”), questa pellicola ha già conquistato il cuore del pubblico internazionale, vincendo il Leone d’oro all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Al centro della storia Bella Baxter (interpretata da Emma Stone, attrice premio Oscar per la sua interpretazione in “La La Land”) una giovane donna che, disperata, si suicida. Grazie all’audace esperimento di uno scienziato pazzo interpretato da Willem Dafoe, Bella viene riportata in vita attraverso l’impianto del cervello del bambino che portava in grembo. Questo evento drammatico dà vita a una creatura unica: una donna dalla bellezza eterea ma con la mente di un neonato. Bella deve infatti imparare nuovamente a camminare, parlare e persino mangiare. Un film in costume che racconta l’evoluzione interiore della protagonista, una donna moderna ma con la mente di un bambino che deve affrontare un viaggio di scoperta di sé stessa. La sua ribellione e la sua eccentricità emergono in un contesto di epoca vittoriana, portando lo spettatore in un viaggio emozionante verso la crescita intellettuale, la libertà e l’emancipazione.

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Emma Stone con Mark Ruffalo

Surrealismo e Originalità

Il film di Lanthimos è un capolavoro surrealista ispirato al mondo delle architetture liberty e fantasy; un’opera che richiama per i personaggi e le atmosfere registi come Tim Burton. La storia si sviluppa in ambientazioni spettacolari, che vanno da luoghi iconici come Londra, Parigi e Lisbona a un universo senza tempo e spazio, affascinante per la sua originalità e le ambientazioni teatrali che ricordano quinte sceniche.

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Una scena tratta dal film durante il viaggio della protagonista

La Moda di Lady Frankenstein

Un elemento chiave del film sono i costumi ideati dalla talentuosa Holly Waddington. Per vestire la protagonista, la designer ha utilizzato materiali insoliti come il lattice e la plastica, creando abiti pomposi a palloncino e corsetti (must della prossima stagione!).

Emma Stone Abito nero

Gli abiti e gli accessori di Bella già una tendenza

Lady Frankenstein diventa così un manifesto al femminismo, incarnando una femminilità forte e determinata. Emma Stone, trasformata con capelli nero corvino e una pelle bianca quasi ceramica, diventa una sorta di attualissima “Barbie dark” dall’eleganza infantile ma con la passione e la determinazione che solo uno spirito femminile può avere. Grazie alla sua straordinaria interpretazione Emma Stone è già considerata una delle candidate all’Oscar. La sua abilità nell’interpretare un personaggio così complesso e unico è una testimonianza della sua grande versatilità come attrice. La tendenza moda ispirata a “Povere Creature” è una vera celebrazione dell’individualità. Uno stile abbraccia il concetto di “vintage con un twist”, in cui capi d’abbigliamento retrò vengono reinterpretati in chiave moderna. Abiti a balze, corsetti, gonne ampie e cappelli stravaganti diventano parte integrante di questa tendenza, impreziositi da dettagli surreali e materiali insoliti.